AGGIORNAMENTI IN TEMA DI CYBERBULLISMO NELLE MARCHE

The International Association Of Lions Clubs Distretto 108/A Club “Ancona Colle Guasco”, per il 20 gennaio, presso la propria sede (NH Hotel - via Rupi di via XXIX Settembre), ha organizzato un incontro con la Dott.ssa Cinzia Grucci, Presidente del Corecom Marche, per relazionare sul tema “Media education e analisi dei fenomeni di cyberbullismo tra gli studenti di alcune realtà marchigiane secondo l'esperienza Corecom Marche”
dr. Nelvio Cester, d.sa Cinzia Grucci e dr. Lorenzo Falsetti

Introducendo l’argomento, la Presidente del Corecom ha illustrato brevemente i tratti salienti e le funzioni dell’Organo che presiede e che è costituito da tre soggetti: Presidente, Vice Presidente e componente.
Il Corecom svolge sia funzioni tipicamente proprie che delegate da AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), che si avvale dei Comitati regionali.
Svolge, inoltre, attività di «media education» vigilando sulla efficacia ed idoneità per i minori delle comunicazioni dai Media in generale, quindi i media tradizionali ed oggi anche sulla rete internet. Affronta quindi, in linea generale, il tema del bullismo e cyberbullismo che vede vittima il minore.

Fondamentali le differenze tra i due diversi aspetti del fenomeno.
Per Cyberbullismo si intende qualunque forma di pressione, aggressione, ricatto molestia, ingiuria, diffamazione, furto dì identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata in via telematica.
Molto spesso si sostanzia anche nella diffusione di contenuti online rivolti a componenti della famiglia del minore. Lo scopo intenzionale dell’autore- che è figura predatoria- è quello di isolare il minore o un gruppo di minori, compiendo un grave abuso,un attacco dannoso o la messa in ridicolo della vittima.(Legge 29.5.2017 n.71 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” pubblicata in G.U. il 3.6.2017).
La legge definisce il fenomeno del cyberbullismo, un concetto vasto e articolato, una specie di grande contenitore in cui ritroviamo vari comportamenti scorretti,alcuni dei quali costituiscono vere fattispecie di reato perseguibili penalmente.( Ad es.: pubblicazione spettacoli osceni ,Pornografia minorile,Diffamazione, Atti persecutori, sostituzione di persona).

Nel Cyberbullismo, il c.d.”online disinibition effect” induce a comportamenti ed espressioni molto forti e a derive di aggressività che non sono usati in comportamenti off line.

I cattivi usi di internet da parte dei minori sono costituiti da:

  • Sostituzione di persona su social network attraverso creazione di profili a nome di altri, accesso a caselle di posta elettronica con sottrazione di user name e password (ad esempio, per fare scherzi, rivolgere insulti, diffondere informazioni private anche non veritiere, carpire informazioni);
  • Pubblicazione non autorizzata di informazioni personali in luoghi virtuali equivoci;
  • Pubblicazioni in rete di video girati con cellulari che riguardano, ad esempio,momenti intimi tra minorenni, atti di vandalismo, prepotenze e soprusi attuati ai danni di compagni;
  • Pubblicazione di immagini di carattere equivoco, autoprodotte da minori, che esprimono disponibilità sessuale su siti dedicati (fenomeno “jail-bait” con riferimenti telefonici, indirizzi e-mail etc.)

Anche il Vamping, ovvero la tendenza dei ragazzi a navigare su Internet durante la notte, già praticato dagli adolescenti, è ormai diffuso tra giovanissimi di età compresa tra gli 11 ed i 13 anni. In molti casi il minore resta connesso per diverse ore utilizzando spesso profili social finti che nessuno conosce e quindi sfugge al controllo dei genitori e diviene facile preda degli adescatori.
L’utilizzo di Internet da parte dei giovanissimi è prevalentemente focalizzato sulle Chat di WhatsApp, Telegram, kik e su social network come tiktok, e giochi on line quali ClashRoyale, Fortnite, Pokemon-go e alcuni di questi rappresentano anche un forte rischio per l’incolumità fisica del minore.
La legge regionale delle Marche 6 agosto 2018, n. 32 attribuisce al Corecom compiti di vigilanza e tutela nei confronti dei minori in rete e sui social non solo come attività delegata dall’AGCOM ma anche tra i compiti propri del Comitato Marche.
A tale proposito è stato commissionato dal Corecom il progetto “Liberi in rete” che ha visto gli studenti di tre delle Università marchigiane autori di studi ed elaborati volti ad individuare la presenza, la gravità e le caratteristiche dei più frequenti atti di bullismo in rete aventi come protagonisti giovani ed adolescenti marchigiani.

Gli studi e le ricerche portati avanti dagli Atenei marchigiani hanno evidenziato come:

Il Cyber-bullo abbia competenza informatica superiore alla media, mentre la cyber Vittima ha spesso competenza informatica limitata ma spiccato interesse per le relazioni tecnomediate e non è in grado di difendersi. Inoltre è esposto agli attacchi e alla derisione di un pubblico molto vasto, cha va dagli altri compagni di scuola, ad utenti occasionali della rete fino agli utenti di tutto il mondo.
Difficile la prevenzione di questo fenomeno che richiederebbe un’attenzione costante da parte degli adulti (genitori,insegnanti) che normalmente non frequentano i luoghi virtuali dei giovani, non conoscono approfonditamente il web e quindi non riescono a sorvegliare compiutamente il comportamento on line dei giovani sottovalutandone le potenzialità e i rischi.

A causa della pandemia è aumentato sensibilmente il numero di casi di questo fenomeno, come peraltro riportato dagli organi di stampa.

Il fenomeno di Bullismo si connota attraverso alcuni indicatori fondamentali:

  • Intenzionalità del comportamento: il bullo mette in atto volontariamente comportamenti fisici o verbali allo scopo di offendere l’altro e di danneggiarlo;
  • Persistenza del comportamento nel tempo;
  • Asimmetria della relazione: fondata sulla disuguaglianza di forza/potere fisico e o sociale tra il bullo autore e la vittima che spesso non è in grado di difendersi.

Gli atti di bullismo, perseguibili penalmente, sono sostanzialmente rappresentati da ingiuria(art.594 c.p.), diffamazione (art.595 c.p.), atti persecutori (art.612-bis c.p.), percosse(art.581 c.p.), molestie (art.660 c.p.)

Gli attori dell’atto di bullismo sono normalmente:

  • Il Bullo: è attore e cioè colui che prende l’iniziativa nel fare prepotenze ai compagni
  • Il Gruppo costituito dall’aiutante che è bullo gregario, agisce prepotentemente ma in modo subalterno al bullo e dal Sostenitore cioè colui che agisce in modo da rinforzare il comportamento del bullo(incita, ride o sta a guardare compiaciuto);
  • Il Difensore: colui che prende le difese della vittima consolandola e/o cercando di fermare la prepotenza;
  • L’Esterno:colui che resta inerte e al di fuori della prepotenza.
  • La Vittima: colui che subisce la prepotenza

Nel fenomeno del bullismo ha un ruolo importantissimo il Gruppo dal momento che:

  • Il bullismo è un fenomeno in cui ciascun partecipante riceve un rinforzo, nel proprio comportamento, dal comportamento degli altri;
  • Il bullo ha bisogno di un pubblico che assista,sostenga,riconosca ed ammiri le sue prepotenze;
  • Il bullo vuole essere visibile e vuole l’attenzione degli altri: la presenza di un pubblico che assiste contribuisce ad alimentare la sua motivazione a perseguitare la vittima;
  • È stato rilevato che l’85% degli episodi di bullismo avviene in presenza di coetanei.

Gli adulti dovrebbero, per la prevenzione e contrasto, assistere e valutare le varie situazioni, potrebbero intervenire per fermare le prepotenze, dovrebbero avere ben chiaro cosa considerare grave e come punirlo.
Siamo in presenza di un problema gravissimo e di una questione culturale su cui si dovrebbe incidere profondamente già nei primissimi anni di vita del bambino, data la precocità con cui i giovani si avvicinano alla rete.
Da ultimo sono da considerare le conseguenze negative prodotte dagli atti di bullismo sulle vittime cha vanno da depressione, a perdita di fiducia e autostima,sensazione di impotenza, disturbi del sonno ed ansia,difficoltà di concentrazione, idee di suicidio ed autolesionismo.