SOS BULLISMO, PER 63% STUDENTI IL RISCHIO E' SUL WEB
Un ragazzo su 20 ne è vittima, adulti non ascoltano

Per il 63% degli studenti italiani, con età compresa tra gli 11 e i 14 anni, il web e i social network favoriscono atti di bullismo. Il 60% di loro crede che per il bullo sia più facile attaccare la propria vittima su internet. Un adolescente su 20 ha dichiarato di essere stato vittima di atti di bullismo veri e propri più di una volta a settimana. E' quanto emerge da una ricerca condotta in Italia dall'Istituto di Ortofonologia (Ido) e dall'associazione milanese “Stop al bullismo”, nell'ambito della campagna globale anti bullismo “Be a star” promossa dall'azienda statunitense di sport-intrattenimento World Wrestling Entertainment (Wwe).
I dati, ricavati sottoponendo a 2.000 studenti delle scuole medie di Roma, Lampedusa, Olbia e L'Aquila un questionario anonimo, sono stati diffusi nei giorni scorsi durante un incontro conclusivo con gli studenti. Tra i risultati la ricerca mostra che il 44% degli studenti riconosce come manifestazioni più diffuse del bullismo l'abuso fisico e verbale, ma emergono anche dei dati positivi: il 76% degli adolescenti intervistati conosce il significato del termine e il 60% si dice pronto a schierarsi per difendere un amico. “Il 61% dei giovani - spiega la psicologa di Ido Flavia Ferrazzoli - sarebbe disposto a chiedere aiuto ad un adulto ma alla fine i ragazzi agiscono soprattutto aiutandosi tra di loro perché sono sfiduciati dagli adulti, dai quali dicono di ricevere cattivi esempi”.
“Alla domanda 'cosa dovrebbero fare i grandi per aiutarvi' - aggiunge la psicologa - la metà risponde che gli adulti dovrebbero ascoltare di più il bullo per capire il motivo del suo gesto”. Infine, per il 23% degli studenti il modo migliore per affrontare il fenomeno è la presa di coscienza. (ANSA)