RAPPORTO CAIO: IN 3 ANNI RETE NUOVA GENERAZIONE PER 50% POPOLAZIONE
Le dichiarazioni del commissario di Governo per l'Agenda digitale

L'Italia accelera sulla banda larga di nuova generazione: in tre anni la rete raggiungerà il 50% della popolazione. Lo ha affermato il commissario di Governo per l'Agenda Digitale, Francesco Caio, oggi a Palazzo Chigi in occasione della presentazione del rapporto “Raggiungere gli obiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospettive e sfide”. Hanno partecipato anche Gérard Pogorel, professore emerito dell'Università ParisTech di Parigi e Scott Marcus, già advisor della Federal Communication Commission.
I piani analizzati, si legge in una nota, giustificano un cauto ottimismo sullo sviluppo e penetrazione della banda larga e ultra larga in Italia. Gli operatori hanno piani concreti per raggiungere l'obiettivo di copertura del 50% circa della popolazione con tecnologia FTTCab/VDSL2 entro il 2017 circa. A differenza di piani annunciati in passato quelli esaminati sono già in attuazione. Date le caratteristiche favorevoli della rete italiana (struttura della rete con sub-loop in rame corti, 300 m in media), i piani prevedono di erogare una banda superiore ai 30 Mbps, in linea con i requisiti degli obiettivi DAE per la larga banda. Rimangono sfide realizzative e regolatorie che debbono essere prontamente affrontate e risolte.
Per quanto riguarda gli aspetti critici da risolvere per raggiungere gli obiettivi DAE (Agenda digitale europea) non vi sono piani operativi di dettaglio per superare il 50% della copertura delle linee con servizi a banda larga e ultra larga, anche se alcuni gestori hanno piani preliminari per raggiungere il 70% al 2020.
L'Obiettivo 3 DAE (50% penetrazione 100Mbps al 2020) è una combinazione di sviluppo di piani realizzativi e crescita della domanda. I piani degli operatori attualmente non prendono servizi a 100Mbps. Se i piani FTTCab illustrati saranno realizzati secondo quanto previsto, è ragionevole ipotizzare che nelle aree a più alta densità la banda disponibile possa raggiungere i 60-70 Mbps circa. Il raggiungimento di questo obiettivo richiederà iniziative e monitoraggio anche sul fronte della domanda.
In assenza di un forte, sostenuto e continuo impegno del Governo italiano, gli obiettivi DAE non saranno completamente raggiunti. Pertanto è richiesto da parte del Governo l'impegno ad affrontare questi punti aperti, nel rispetto delle sue responsabilità istituzionali, e nel rispetto delle competenze e indipendenza dell'EU e delle Autorità di Regolamentazione (AGCOM e Antitrust). Nel rapporto si raccomandano le seguenti azioni: Monitoraggio dei piani degli operatori, degli investimenti messi in campo e della copertura raggiunta anche per eventuali interventi correttivi. Utilizzo dei Fondi Strutturali EU per assicurare a tutta la popolazione l'accesso alla rete a 30 Mbps entro il 2020 considerando un approccio bilanciato tra risorse infrastrutturali fisse, mobili, fisse wireless e anche satellitari. A questo fine diventano necessari lo sviluppo di un Piano Nazionale che in coordinamento con le Regioni permetta di avere l'accesso a questi fondi; misure per ottimizzare gli investimenti, comprese la promozione della condivisione di investimenti infrastrutturali nel rispetto delle norme per gli aiuti di Stato e della concorrenza fissati dalla EU e iniziative per aumentare la disponibilità di spettro radio e l'efficienza del suo impiego; misure per intervenire sul ritardo della domanda per i servizi a banda larga in Italia, considerando i programmi di alfabetizzazione digitale dell'Agenda. (Dire)