MOZIONE A TUTELA DELL'EMITTENZA TELEVISIVA MARCHIGIANA

Approvata all'unanimità dall'Assemblea legislativa. Chiesto un intervento tempestivo della Giunta Nei confronti del Mise. La questione in primo piano è quella legata al bando inerente la formazione delle graduatorie per l’assegnazione ad operatori di rete dei diritti d’uso di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre in ambito locale

Un’azione tempestiva a tutela dell’emittenza televisiva locale. E’ quella richiesta dalla mozione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa e sottoscritta dai consiglieri Menghi, Antonini, Biondi, Marinelli, Cancellieri, Serfilippi (Lega), Mangialardi, Mastrovincenzo (Pd), Ruggeri, Lupini (M5s), Marcozzi, Pasqui (Fi), Rossi (Civici Marche), Ausili, Baiocchi (Fdi), Santarelli (Rinasci Marche) e Latini (Udc).
La questione in primo piano è quella legata al bando inerente la formazione delle graduatorie per l’assegnazione ad operatori di rete dei diritti d’uso di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre in ambito locale (area tecnica 11 Marche).
La Giunta viene chiamata ad attivarsi presso il Ministero dello Sviluppo economico affinchè venga bloccato il procedimento di sottoscrizione forzosa dei contratti a cui le società assegnatarie delle frequenze televisive per la diffusione dei contenuti delle emittenti locali nella Regione Marche vengano sottoposte con scadenza imminente, vale a dire il 18 febbraio.
Nella mozione si chiede un ulteriore intervento presso il Mise per “poter ridiscutere i termini economici dei nuovi contratti, al fine di evitare distorsioni e correlate ripercussioni nel sistema informativo regionale”.
La mozione è stata illustrata in Aula dal consigliere Anna Menghi (Lega) e nel corso del dibattito sono intervenute tutte le forze politiche.

A.Is.