AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL PROGETTO "ADULTI PIU' INFORMATI, BAMBINI PIU' SICURI"

E' ripartita l'attività del Corecom Marche per la tutela dei minori. Contro i rischi dei nuovi media, il Comitato organizza in tutta la regione incontri informativi per genitori e insegnanti. Prossimo appuntamento venerdì 23 gennaio a Porto Recanati.
progetto media e minori

ANCONA, 19 gennaio 2009 – Al via l’attività del Co.Re.Com Marche, Comitato Regionale per le Comunicazioni, per sensibilizzare gli adulti verso le problematiche dell’uso dei nuovi mezzi di comunicazione da parte delle giovani generazioni, della tutela dei minori dai rischi che corrono navigando da soli in Internet e della cattiva qualità della televisione.

Dopo gli ottimi risultati ottenuti nel 2008, riparte così il progetto “Adulti più informati, bambini più sicuri”, nato dalla collaborazione del Comitato con la Polizia delle Comunicazioni – Comando delle Marche e l’Ufficio Scolastico Regionale.

La sua seconda edizione si è aperta venerdì scorso a Chiaravalle.

Il 23 gennaio alle 17.30, gli esperti del Corecom e della Polizia delle Comunicazioni saranno a Porto Recanati, presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “Enrico Medi”, in via Dante Alighieri, 2, per la conferenza “Web e social network: la nuova agorà dei giovani”.

Il progetto si articolerà, come per lo scorso anno, in una serie di incontri presso le scuole, rivolti a genitori ed insegnanti per tentare di ridurre il digital divide, ovvero la difficoltà da parte degli adulti a capire ed usare i nuovi strumenti del comunicare che utilizzano solitamente i giovani.

È in corso uno stravolgimento delle abitudini dei più piccoli, trascorrono la maggior parte del tempo in casa, spesso soli con il PC e i videogiochi – lancia l’allarme Marco Moruzzi presidente del Corecom. Nel 2007, in Italia i ragazzi (età tra i 16 e i 24 anni) hanno trascorso in media 14,5 ore a settimana on line, 14,4 ore davanti alla TV, un incremento del tempo trascorso al computer del +1%. Circa 29 ore a settimana  seduti davanti ad uno schermo. Un dato ancor più allarmante considerato che i bambini italiani, rispetto ai loro coetanei nord e sud europei, sono quelli che trascorrono la maggior parte del loro tempo libero chiusi in casa di fronte a computer e videogiochi: 27%, contro il 10% del tempo libero trascorso all’aria aperta. Impressionante il confronto con paesi quali la Svezia e l’Olanda che non possono contare su condizioni climatiche favorevoli come quelle italiane, dove il tempo passato davanti al pc e quello trascorso a giocare fuori casa sono rispettivamente, per la Svezia 6% e 22%, per l’Olanda 18% e addirittura 41%.

Per affiancare gli adulti che assistono a questo fenomeno spesso incapaci di conoscerne i risvolti negativi, il Corecom ha già dallo scorso anno avviato una serie di attività in partnership con la scuola e la Polizia delle Comunicazioni.

L’attività proseguirà per tutto il 2009 e per gli incontri in programma è già stato predisposto il calendario.

 
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