TLC: AL VIA NUOVO PIANO FREQUENZE
Entro il 30 ottobre gara per banda L tra gli operatori del mobile

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Piano nazionale delle frequenze, che può essere considerato come una sorta di piano regolatore nazionale sull'uso dello spettro in Italia. Nel nuovo Piano la banda L (1452-1492 MHz) è stata attribuita al servizio mobile. Entro il 30 ottobre 2015 sarà conclusa la gara con assegnazione della banda L agli operatori telefonici mobili anche in attuazione della decisione della Commissione Ue adottata lo scorso 8 maggio, in linea con l'obiettivo di raggiungere 1200 Mhz di spettro disponibile per la banda larga mobile nel 2015, secondo quanto sottolinea il Mise. La banda 2300-2400 MHz, poi, è stata attribuita al servizio mobile ed è stata aggiunta in tabella una nota che identifica tale banda per applicazioni IMT in accordo al regolamento delle radiocomunicazioni. Anche in questo caso la Commissione Europea intende adottare, entro il 2016, un provvedimento vincolante per l'uso di tale banda per sistemi mobili pubblici. In Italia la banda 2300-2400 MHz è utilizzata essenzialmente per collegamenti fissi a bassa capacità ad uso privato.
Infine, il nuovo PNRF recepisce la decisione della Commissione Europea 2014/276/UE che modifica la decisione 2008/411/CE ed armonizza le condizioni tecniche d'uso delle bande di frequenze 3.400-3.600 MHz e 3.600-3.800 MHz per sistemi terrestri in grado di fornire servizi di comunicazioni elettroniche. La nuova decisione stabilisce i requisiti tecnici, basati su blocchi da 5 MHz, per l'utilizzazione della banda 3400-3800 MHz per collegamenti di backhauling e per femtocelle nelle zone ad alta densità di traffico.
Approvato con decreto ministeriale del 27 maggio scorso, il Piano nazionale delle frequenze ha l'obiettivo di pianificare le attribuzioni delle bande di frequenze ai servizi di radiocomunicazione, definire la politica a breve e medio termine sull'uso dello spettro e stabilire per ciascun servizio radio, nell'ambito delle singole bande, l'autorità governativa preposta alla gestione delle frequenze.
Il Piano recepisce nella legislazione nazionale il Regolamento delle radiocomunicazioni e gli atti finali delle “Conferenze mondiali delle radiocomunicazioni” (WRC), l'ultima delle quali si è tenuta a Ginevra nel 2012. Il documento recepisce inoltre i provvedimenti approvati dalla Unione Europea (obbligatori) ed i provvedimenti della Cept (Conferenza europea delle poste e telecomunicazioni), se ritenuti necessari in quanto questi vengono implementati su base volontaria.
Per quanto attiene la banda L è stata recepita la decisione Cept che suddivide la banda in 8 blocchi da 5 MHz da utilizzarsi per applicazioni del tipo SDL (Supplemental Down Link) ossia per il solo collegamento in discesa tra stazione base e mobile a supporto delle reti mobili cellulari. (AdnKronos)