REGIONE: GIORGI, CRESCITA DIGITALE PRIORITA' MARCHE
Elevare conoscenze Itc a sostegno sviluppo economico

“La crescita digitale rappresenta una priorità per le Marche. Con questo obiettivo, la Regione lavora per elevare le conoscenze Ict sul territorio anche a sostegno dello sviluppo economico, in quanto l'innovazione rappresenta la risposta ai bisogni del mercato”. Lo ha affermato l'assessore Paola Giorgi, intervenendo oggi a un evento promosso da Unioncamere Marche sulle opportunità legate all'utilizzo degli strumenti dell'Ict.
“La digitalizzazione esprime appieno il concetto di innovazione - ha aggiunto -: è la sfida che debbono affrontare le nostre imprese, per essere sempre più competitive. La Regione promuove politiche importanti, di supporto, in questa direzione”. L'assessore ha ricordato che “nella prossima programmazione Por Fesr 2014-2020 sono stati destinati oltre 10 milioni di euro ai bandi per la crescita digitale e l'incentivazione di filiere che integrino domanda e offerta di Ict per la competitività e l'internazionalizzazione delle micro piccole imprese, in sinergia con gli interventi finalizzati alla realizzazione di infrastrutture e piattaforme tecnologiche (banda ultra larga, cloud, servizi a cittadini, imprese e Pa) per altri 24,4 milioni di euro”.
L'innovazione è la strada maestra per rafforzare il sistema produttivo marchigiano, ha concluso l'assessore Giorgi, ricordando i tre bandi regionali, raggruppati sotto il nome di CresciMarche, relativi sempre alla nuova programmazione europea (Por Marche Fesr 2014-2020), destinati all'innovazione delle imprese, per una dotazione finanziaria complessiva di a 14,9 milioni di euro: “il primo riguarderà la promozione della ricerca e dello sviluppo negli ambiti della specializzazione intelligente: domotica, meccatronica (automazione industriale) e manifattura sostenibile. Il secondo, l'accesso a voucher per favorire i processi di innovazione aziendale e l'utilizzo di nuove tecnologie digitali. Il terzo la possibilità di utilizzare altri voucher per incentivare la partecipazione delle imprese ai programmi comunitari a diretta gestione della Commissione Ue”. (ANSA)