CORECOM E CONTEZIOSI UTENTI-COMPAGNIE TELEFONICHE: CONCILIAZIONE OBBIGATORIA

Al Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche record di istanze per il primo semestre 2008

Il tentativo di conciliazione presso i Corecom per controversie tra utenti e gestori di telefonia è obbligatorio. A dichiaralo è la Corte di Cassazione. La sentenza n. 24334 del 30 settembre scorso del tribunale di ultima istanza ribadisce indirettamente, ma senza lasciare spazio ad interpretazioni, l’obbligatorietà delle parti a ricorrere in primis al conciliatore per contenziosi in materia di telecomunicazioni.
Il caso. Un utente a cui era stato attivato un contratto da Wind, senza alcuna autorizzazione, aveva ottenuto, grazie all'intervento di un legale, l'annullamento del contratto. Per ricevere anche il rimborso delle spese legali lo stesso utente aveva presentato istanza prima al giudice di pace e poi in Cassazione. La richiesta è stata però rigettata dai giudici perché non era stata preventivamente tentata la conciliazione.

In particolare, al riguardo la Cassazione ha precisato che “in caso di lite con le compagnie telefoniche per una bolletta o per l’esistenza del contratto, gli utenti devono ricorrere alle aule di giustizia come extrema ratio. I cittadini sono infatti tenuti a conciliare davanti al Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) e, solo in caso di insuccesso, possono adire l’autorità giudiziaria ordinaria”.

Le ultime dichiarazioni della Corte Suprema di Cassazione non fanno così che confermare l’importanza dell’attività di conciliazione svolta dai Co.Re.Com. Un servizio fornito ai cittadini in maniera del tutto gratuita e che per la sua irrinunciabilità sta acquisendo proporzioni sempre più rilevanti.

Il Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche non si è fatto trovare impreparato dalla crescita del fenomeno, dando prova di competenza ed efficienza. Solo nel primo semestre del 2008 sono stati 674 i casi di controversie tra utenti e gestori di telefonia, fissa e mobile, conclusi dal Co.Re.Com delle Marche. Più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2007, quando i procedimenti portati a compimento sono stati 300, su un totale di ricorsi presentati approssimativamente uguale nei due anni, pari cioè a circa 1200. Le proiezioni dei primi sette mesi del 2008 fanno ipotizzare che per la fine dell’anno il numero dei procedimenti conclusi sarà circa 1000, un buon 80% in più rispetto al 2007, quando le conciliazioni svolte complessivamente sono state 543. Più del 40% dei procedimenti, 272, si è concluso positivamente con l’accordo tra utente e gestore di telefonia, 169 sono stati invece i tentativi di conciliazione terminati con un mancato accordo, circa il 25%, 233 quelli con esito negativo per assenza di una delle parti, poco più del 34,5%.