BANDA LARGA, I COMUNI VOGLIONO VIAGGIARE VELOCE
Ortezzano - la Regione Marche stanzia 46 milioni di euro per potenziare la banda larga nei piccoli centri dell'entroterra.
- ORTEZZANO - LA REGIONE MARCHE stanzia 46 milioni di euro per potenziare la banda larga nei piccoli centri dell'entroterra.
Questo l'elemento principe del convegno promosso dal Corecom Marche sul tema: "Comunicare le Marche" che si è svolto domenica ad Ortezzano.
L'incontro e iniziato con una passeggiata nel centro storico (nella foto) alla scoperta delle ricchezze storico-artistiche con un cicerone speciale il sindaco Giusy Scendoni. All'incontro oltre ai consiglieri regionali Maura Malaspina e Graziella Ciriaci, hanno partecipato Pietro Colonnella Presidente Marche e Filippo Lucci Presidente nazionale Corecom, Gianni Di Giuseppe Direttore Rai Marche, tecnici e addetti ai lavori.
«Abbiamo scelto Ortezzano - commenta Pietro Colonnella - proprio a testimoniare l'impegno a potenziare la banda larga proprio nei centri dell'entroterra che, rappresentano la storia e il tessuto sociale della Regione. E' pronto un progetto da 46 milioni di euro finanziato da: Comunità europea. Ministero delle Infrastrutture e Regione per recuperare quello che viene definito digital divide». «Il nostro compito - commenta Filippo Lucci - è svolgere un lavoro di sinergia fra la Regione, privati e la compagnia che realizzerà i lavori, al fine di veicolare i finanziamenti in progetti mirati che coprano tutto il territorio, evitando accavallamenti con progetti esistenti o in itinere».
Molto approfondita la relazione di Maria Laura Maggiulli responsabile telematico della Regione: «Oggi la banda larga copre il 86% della popolazione delle Marche, che però è concentrata lungo la costa, l'obietto e di coprire tutto il territorio. Attualmente le centraline sono predisposte per una velocità di 4-7 Mbit/s, l'obiettivo e raggiungere i 20 Mbit/s entro il 2012, e seguendo il calendario europeo nel 2020 raggiungere i 100 Mbit per almeno il 50% degli utenti domestici. 11 progetto è articolato in tre punti: uno portare la fibra ottica nell'entroterra per l'accesso all'Adsl. Due la concessione di incentivi a privati che investono nel settore. Tre attivazione di servizi wireless nelle aree più interne difficili da raggiungere».
Questo l'elemento principe del convegno promosso dal Corecom Marche sul tema: "Comunicare le Marche" che si è svolto domenica ad Ortezzano.
L'incontro e iniziato con una passeggiata nel centro storico (nella foto) alla scoperta delle ricchezze storico-artistiche con un cicerone speciale il sindaco Giusy Scendoni. All'incontro oltre ai consiglieri regionali Maura Malaspina e Graziella Ciriaci, hanno partecipato Pietro Colonnella Presidente Marche e Filippo Lucci Presidente nazionale Corecom, Gianni Di Giuseppe Direttore Rai Marche, tecnici e addetti ai lavori.
«Abbiamo scelto Ortezzano - commenta Pietro Colonnella - proprio a testimoniare l'impegno a potenziare la banda larga proprio nei centri dell'entroterra che, rappresentano la storia e il tessuto sociale della Regione. E' pronto un progetto da 46 milioni di euro finanziato da: Comunità europea. Ministero delle Infrastrutture e Regione per recuperare quello che viene definito digital divide». «Il nostro compito - commenta Filippo Lucci - è svolgere un lavoro di sinergia fra la Regione, privati e la compagnia che realizzerà i lavori, al fine di veicolare i finanziamenti in progetti mirati che coprano tutto il territorio, evitando accavallamenti con progetti esistenti o in itinere».
Molto approfondita la relazione di Maria Laura Maggiulli responsabile telematico della Regione: «Oggi la banda larga copre il 86% della popolazione delle Marche, che però è concentrata lungo la costa, l'obietto e di coprire tutto il territorio. Attualmente le centraline sono predisposte per una velocità di 4-7 Mbit/s, l'obiettivo e raggiungere i 20 Mbit/s entro il 2012, e seguendo il calendario europeo nel 2020 raggiungere i 100 Mbit per almeno il 50% degli utenti domestici. 11 progetto è articolato in tre punti: uno portare la fibra ottica nell'entroterra per l'accesso all'Adsl. Due la concessione di incentivi a privati che investono nel settore. Tre attivazione di servizi wireless nelle aree più interne difficili da raggiungere».
(Fonte: Il resto del carlino)
Alessio Carassai
