COMUNICAZIONE E TEATRO

Teatri storici, all’ aperto, di legno …e virtuali. Le Marche terra di teatri, come cambia la comunicazione anche sul palcoscenico

Le nuove tecniche di comunicazione hanno determinato forti mutazioni anche nel teatro. L’evento teatrale è cambiato ed evoluto nel corso dei secoli, sono cambiati i luoghi ed i rapporti tra attore e spettatore. I luoghi sono praticamente rimasti intatti per secoli. Teatri romani e greci testimoniano ancora oggi la funzione culturale aperta al godimento del popolo. Il posizionamento strategico all’aperto, in siti particolarmente belli dal punto di vista paesaggistico, hanno mantenuto immutato il classico rapporto tra spettatore e attore messo in atto dall’evento teatrale. 

Anche i teatri che hanno superato i secoli sopravvivendo agli incendi, bombardamenti e scempi architettonici … hanno visto la storia del teatro evolvere ma sono le nuove forme di comunicazione che hanno inciso i cambiamenti più profondi, in particolare nel rapporto attore - spettatore.  

A partire dal XX secolo, registi e teorici del teatro hanno dimostrato un forte interesse verso un cambiamento della funzione di spettatore con la partecipazione del pubblico alla rappresentazione se non all'azione scenica stessa, modificandone il ruolo: da fruitore passivo a partecipatore attivo dell'evento.  

In tempi recenti, con le nuove tecnologie digitali, sono cambiati anche i luoghi. I teatri, in maniera analoga ad altri spazi come centri commerciali, aeroporti…, non rappresentano solo topoi, ovvero spazi di cultura, incontro, conoscenza, diletto… ma acquisiscono talvolta nuove forme e funzioni, diventano luoghi virtuali, non luoghi, come li definirebbe Marc Augé.  

Il web ha mutato, almeno in parte anche l’evento teatrale. L'idea alla base di un teatro virtuale, è quella di creare un contest, più che uno spazio fisico dedicato alla visione, per capire, partecipare, sentirsi partecipi e interattivi.  

Guardare per capire, significa immergersi nelle immagini  tridimensionali,guardare non in modo passivo ma in forma attiva, interagendo con il contesto.  

Dalla fine degli anni ’90 e con sempre maggior facilità grazie alla relativa economicità delle applicazioni digitali e alla velocità con la quale evolvono, teatri e musei virtuali hanno avuto un significativo impulso, prima nelle capitali europee e poi in Italia. 

Importanti teatri e molti centri museali, grazie alle nuove modalità di comunicazione, hanno integrato l’offerta culturale e diversificato la fruizione espandendo il core business. Nuove strategie di marketing e comunicazione hanno consentito a diversi poli culturali di fronteggiare le difficoltà economiche ed i tagli alla cultura. 

 

Le tecniche di digitalizzazione applicate alla rappresentazioni, ai luoghi-contesti consentono l’abbattimento dei costi di produzione, moltiplicano le possibilità di divertimento per target diversificati e le offerte di prodotti culturali e di consumo non necessariamente legate al luogo.  

Dal 1999, anno in cui venne istallato il primo teatro virtuale e interattivo in Italia dal CINECA - Consorzio composto da 50 università italiane CNR e Ministero pubblica istruzione, ad oggi, le esperienze di realizzazioni di teatri virtuali si sono moltiplicate in tutte le regioni.  

Con il rapido progresso della tecnologia, molti teatri e musei da Nord a Sud d’Italia,consentono di sperimentare la tridimensionalità e l'immersività anche tramite infrastrutture più semplici, o addirittura portatili, con diverse applicazioni in ambito didattico e divulgativo.  

Per tornare al nostro contesto territoriale, le Marche Terra dei cento teatri, hanno un patrimonio di teatri straordinario, storici in particolare.  

I piccoli borghi marchigiani in cima alle colline, all’interno delle proprie cinta murarie, conservano piccoli teatri costruiti tra settecento e ottocento dalle ricche famiglie del posto. Genius loci che, per il proprio diletto e per affermare celebrare e il proprio status, hanno investito nella costruzione di piccoli teatri conservati come bomboniere fino ai giorni nostri.  

Molti di questi sono ancora attivi e nel corso dell’anno ospitano varie iniziative culturali con offerte diversificate. Alcuni, come il teatro dell’Aquila di Fermo, al passo con i tempi, presentano visite virtuali digitali on line.  

Nonostante le difficoltà economiche, i principali teatri della regione propongono anche in questa stagione, programmi di grande livello culturale e musicale. Per necessità di sintesi citiamo brevemente i più rappresentativi rimandando ai link gli approfondimenti.

Rossini Opera Festival, Pesaro

L'edizione 2011 della manifestazione dedicata al centocinquantenario dell'Unità d'Italia, Pesaro, dal 10 al 23 agosto 2011 http://www.rossinioperafestival.it

Teatro Le Muse, Ancona

Stagione teatrale 2011- 2012http://www.teatrodellemuse.org

Sferisterio Opera Festival, Macerata

“Libertà e destino” Temi conduttori dello Sferisterio Opera Festival 2011 http://www.sferisterio.it

Fondazione Pergolesi Spontini, Jesi (AN)

Teatri: G.B. Pergolesi, Jesi, Valeria Moriconi, Jesi, G. Spontini, Maiolati Spontini, La Fortuna, Monte S.Vito, P.Ferrari, San Marcello. http://www.fondazionepergolesispontini.com

Teatro dell’Aquila, Fermo

http://teatro.fermo.net/public/DB1000012/LayoutP/main.asp?cc=3&cl=I&nco=TeatroPresentazione&mode=d&pg=0&chkPrz=0&cmpPrz1=&cmpPrz2=&db=DB1000012

Teatri della regione Marche:

www.cultura.marche.it

www.amatmarche.net