INTERNET: BOLDRINI, SERVE CARTA DIRITTI, SOLUZIONI NAZIONALI NON BASTANO

La Presidente della Camera a confronto con esperti USA

Contro gli abusi della rete che oggi colpiscono soprattutto le donne ci vorrebbe “una carta dei  diritti online”, sul modello di quella approvata in Brasile, perché “le soluzioni nazionali non bastano”. Ad affermarlo è la presidente della Camera, Laura Boldrini, durante una tavola rotonda sulle sfide dell'era digitale ospitata dall'ambasciata italiana a Washington nel primo giorno di visita ufficiale della terza carica dello Stato negli Stati Uniti. Un confronto a tutto campo, con alcuni dei massimi esperti americani del settore, che ha toccato i capitoli più delicati di un tema che, a detta della stessa Boldrini, rappresenta un problema globale che non può essere ignorato.
“In Italia abbiamo sperimentato, come altrove, quanto il web possa anche diventare un'arma”, ha osservato ricordando di esser stata lei stessa vittima di attacchi violenti sulla rete. Molestie  perpetrate sui social network, utilizzo non autorizzato di dati personali, cyber-bullismo e libertaà che, sulla blogosfera, troppo spesso si traducono in violazioni sistematiche dei diritti. Contro tutto questo, “la cooperazione tra i Paesi è cruciale, almeno a livello di linee guida”, sostiene Boldrini. “Ci vorrà del tempo per trovare terreni d'intesa e arrivare a soluzioni comuni per regolare il settore, ma non si può avere successo - ha constatato - se non si agisce insieme: le soluzioni nazionali, da sole, non bastano”.
“C'è ancora molta strada da compiere, ma questa - ha aggiunto - resta una delle sfide più grandi del nostro tempo, in un settore dove tuttora le donne sono più esposte, e bisogna affrontarla non solo con regole nuove e leggi, ma anche educando ed informando correttamente i nostri ragazzi”. "Una carta dei diritti su Internet - ha concluso - sarebbe già un esercizio importante”. “Credo fermamente - ha chiarito ancora la presidente della Camera - nella libertà di Internet ma come si può accettare quello che sta succedendo? Io non voglio arrendermi e, come donna, non voglio essere trattata così”.
L'incontro, introdotto dall'ambasciatore italiano negli Usa, Claudio Bisogniero, e moderato da Charles Firestone, direttore esecutivo del programma Communications and Society di Aspen  Insititute, ha visto la presidente della Camera confrontarsi con la scrittrice e blogger Soraya Chemaly, esperta di diritti delle donne sul web, con la specialista di cyber-bullying del dipartimento Usa alla salute, Katie Gorscak, e con Robert Atkinson, fondatore e presidente di Information Techonology and Innovation Foundation. (Adnkronos)