ANZIANI A SCUOLA DI TABLET PER FACILITARE ACCESSO A CURE

Corsi di 8 ore per 100.000 persone a vantaggio della telemedicina

Scrivere una mail, navigare su internet e mandare un messaggio su Facebook, ma anche accedere a prestazioni sanitarie, verificare liste d'attesa, referti o effettuare il pagamento ticket. Sono pensati per questo i corsi di 'alfabetizzazione informatica' attraverso l'utilizzo di all'uso di tablet e smartphone, organizzati dalla Federanziani e rivolti a circa 100.000 persone della terza età.
Un'iniziativa che “aumenterà autosufficienza e autonomia” e instraderà sulla via della telemedicina, secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta ieri alla presentazione del progetto “Insieme a scuola di internet”. Le lezioni, della durata complessiva di 8 ore per classi di circa 20 persone, si svolgono in 3.300 centri anziani in tutta Italia.
“Quasi 7 milioni di anziani - ha dichiarato il presidente di Federanziani, Roberto Messina - non hanno dimestichezza con i nuovi mezzi di comunicazione e sono tenuti fuori dalla tecnologia ma anche dalla trasmissione rapida di informazioni. Questa iniziativa offrirà un prezioso strumento per tenersi in contatto con la propria famiglia e i propri amici, per poter usufruire al meglio dei servizi di pubblica amministrazione, in particolar modo sanitarie”. Sarà inoltre un modo per prendere confidenza con le nuove possibilità della telemedicina, con cui, come ha sottolineato il ministro Lorenzin, “abbiamo modo di monitorare da casa i pazienti con situazioni complesse, come diabetici e cardiopatici”. “Attraverso il telefonino - ha spiegato Lorenzin – possono esser controllati dal medico di base o dallo specialista. Questa è la frontiera, ma se non si ha dimestichezza con questi mezzi, è difficile che poterlo fare”. “Abbiamo espressamente formato 500 ragazzi – ha commentato Saverio Tridico, consigliere di amministrazione Vodafone Italia, promotrice dell'iniziativa, attraverso la Fondazione - per svolgere corsi mirati a ridurre il divario digitale tra generazioni e mettere a disposizione degli anziani l'alfabeto per interagire con il mondo”. (ANSA)