PAR CONDICIO: PRETO (AGCOM), LEGGE INADATTA MA VA RISPETTATA
Con un'intelligente collaborazione degli operatori dei media

“Anche noi consideriamo che la legge sulla par condicio non sia più adatta e vada cambiata. Ma questa responsabilità spetta al legislatore e non all'Agcom che ha il compito, finché è in vigore, di farla rispettare. Meglio sarebbe se con un'intelligente collaborazione degli operatori dei media”. E' quanto dichiara Antonio Preto, commissario Agcom, in merito alle polemiche sorte dopo l'ordine a La7 di rispettare la par condicio. “L'Autorità - prosegue Preto, relatore del provvedimento - ha ben presente che il tempo di parola che il Tg La7 ha riservato al presidente del Consiglio è dovuto anche alla trasmissione in diretta, il 18 aprile scorso, della conferenza stampa sulle misure economiche del governo. Ma questo è avvenuto in una edizione straordinaria del tg che va computata, a tutti gli effetti, nel tempo dei notiziari. Il problema non è la comparazione con altri soggetti politici, ma il valore assoluto del tempo di parola del presidente del Consiglio. Ed è nota - afferma ancora il commissario Agcom – la norma di legge in base alla quale il Governo deve parlare con sobrieta' durante le campagne elettorali, altrimenti falsa l'equilibrio tra le forze politiche. Questa norma l'Autorità l'ha sempre applicata a tutti i governi che si sono succeduti, senza eccezioni”.
“L'Agcom - conclude Preto - mantiene una posizione equilibrata e non cambia orientamento a seconda dei governi in carica. Ci vuole il buon senso di tutti, anche degli operatori dei media, non per autolimitare le informazioni, ma mantenere l'equilibrio dell'informazione e riequilibrarla laddove ce ne sia bisogno”. (ANSA)