EUROPEE: VIGILANZA APPROVA REGOLAMENTO PAR CONDICIO

Si attende ora il testo Agcom per le tv private

Via libera in Commissione di Vigilanza Rai al regolamento sulla par condicio per le elezioni europee del 25 maggio. Il testo, messo a punto a punto dal presidente della bicamerale, Roberto Fico, è passato con poche modifiche e con un consenso quasi unanime.
Rispetto al regolamento per le ultime elezioni politiche è stato eliminato il passaggio che obbligava al pluralismo e al contraddittorio anche i programmi di satira o i varietà. Quanto all'equilibrio tra presenze femminili e maschili nelle tribune e nei talk, non è passato l'emendamento presentato da Paola De Micheli, del Pd, che prevedeva una parità tra i sessi e si è giunti a una formulazione che stabilisce genericamente la necessità di un'equilibrata rappresentanza di genere. Soppresso, inoltre, l'articolo che assoggettava alle regole sulla par condicio anche “le persone chiaramente riconducibili ai partiti e alle liste concorrenti per il ruolo che ricoprono o hanno ricoperto nelle istituzioni nell'ultimo anno”. 
Il regolamento prevede la divisione in due parti della fase di par condicio: nella prima, dall'indizione dei comizi (avvenuta il 18 marzo scorso) alla presentazione delle candidature, gli spazi sono divisi tra le forze politiche presenti nel Parlamento europeo, nella seconda, fino al
penultimo giorno prima del voto, il tempo è ripartito tra coalizioni e liste in campo. Sono previste norme per le tribune politiche, tra interviste e conferenze stampa, e per i programmi di informazione.
Ora spetta all'Agcom di varare il regolamento per le tv private. In questa campagna elettorale - si apprende - il monitoraggio dei programmi sarà settimanale con decisioni ogni 15 giorni per dare la possibilità alle singole trasmissioni di correggere il tiro autonomamente prima del voto. Inoltre non ci sarà più il richiamo ma direttamente l'ordine di riequilibrio.
Oltre che per il rinnovo del Parlamento europeo, il 25 maggio si vota anche per le regionali in Piemonte e per 16 Comuni sopra i 100 mila abitanti, tra cui Firenze e Bari. Oggi la Commissione di Vigilanza dovrebbe approvare anche il regolamento sulla par condicio per elezioni amministrative. (ANSA)