INTERNET: DA PIRATERIA A PAR CONDICIO, NUOVE LEGGI?
Operatori a confronto nel giorno del debutto del regolamento Agcom sul copyright

“Internet e libertà d'espressione, c'è bisogno di nuove leggi?”. E' questo l'interrogativo che fa da titolo al convegno che si è svolto ieri alla Camera, proprio nel giorno del debutto del regolamento Agcom sul diritto d'autore, per fare il punto sull'Italia del web e su come difendere i diritti di chi vi si trova protagonista.
“Internet è un'occasione di conoscenza – ha esordito con un messaggio il presidente della Camera, Laura Boldrini - ma anche il luogo in cui i diritti si scontrano con grandi poteri, economici e politici. La violenza e l'odio sono presenti anche offline ma non si deve rimanere con le mani in mano quando si usa la rete per offendere la dignità delle persone”. Quanto è accaduto in Turchia, poi, evidenzia – ha spiegato Boldrini - “che la libertà d'espressione in rete, e non solo, è una libertà assai fragile e non suscita a livello internazionale risposte ferme. L'Unione europea deve essere più esigente con chi si candida a entrare ma anche con chi è già nell'Unione”.
Sul tavolo, quindi, temi come il 'Far west' internet, la par condicio online, il cyberbullismo, il ruolo dei provider, il diritto d'autore e il nuovo regolamento Agcom. “Più che nuove leggi – ha commentato il commissario Agcom Antonio Nicita - servono regole. E le regole possono anche derivare da autoregolamentazioni e confronti. Per questo si deve cercare di coinvolgere sempre più soggetti. Noi siamo disposti a studiare forme possibili, consapevoli che, tra restrizione e libertà, quest'ultima deve sempre prevalere”. Di certo, ha detto Paolo Gentiloni (Pd), “non serve trasferire logiche vecchie, come la par condicio, in nuovi mondi come la rete. Vediamo come funziona il regolamento, ma che il Parlamento non dica la sua o non investa fondi, ad esempio contro il download illegale, è impensabile”. La “tutela della creatività”, che avviene anche “attraverso la tutela dei compensi”, è il principio da seguire secondo Andrea Romano (Sc) che, “pur con grande rispetto per la Siae”, ha sottolineato come in Europa, solo in Italia e Austria esista un unico soggetto a tutelare il diritto d'autore”.
Insieme a Francesco Sanna, Alessandra Moretti (Pd) è invece prima firmataria di una proposta di legge che punta tutto sulla “necessità di intervenire in 24-72 ore” contro i siti che ledono la dignità di un utente, con un meccanismo che prevede prima la segnalazione ai responsabili, poi la richiesta al Garante e solo dopo la possibilità di procedere penalmente.
“Condivido l'opinione che serva un'educazione al digitale – ha affermato Antonio Palmieri (Fi) - ma nuove leggi non sempre sono un rimedio, anzi, spesso sono fonte di nuovi problemi. Basterebbe applicare quelle che già esistono, perché il web non è un mondo a parte”.
“Oltre al fatto che l'Agcom è l'unica autorità amministrativa che in Europa si è autoattribuita una competenza regolamentare in materia – ha aggiunto Massimo Artini (M5s) - i dati dicono che con la pirateria la strada della repressione ha storicamente fallito. Meglio aumentare l'offerta legale e abbassare i prezzi”. (ANSA)