TLC: MODIFICHE PE PACCHETTO UE METTE INTERNET A RISCHIO

Allarme lanciato da Etno

Il testo legislativo che voterà l'Europarlamento la prossima settimana in plenaria rischia di mettere in pericolo l'internet europeo anziché garantire la sua neutralità, e di mettere in difficoltà il settore delle telecomunicazioni invece di portare a un 'Continente connesso' come nelle intenzioni del pacchetto della commissaria Ue Neelie Kroes. E' l'allarme lanciato da Etno, l'associazione europea degli operatori di tlc, secondo cui il dibattito in Europa sulla Net Neutrality è caratterizzato da “forti elementi di populismo”.
In un articolo sul Wsj Europe, il chairman di Etno Luigi Gambardella sottolinea come il dibattito sulla proposta legislativa del Commissario Kroes, sia ora “diventato confuso e dominato da continui appelli per la difesa dell'open internet ed il cui risultato è che ora alcuni membri del parlamento stanno proponendo nuovi emendamenti alla proposta di Regolamento per riuscire a separare la fornitura dei servizi specializzati dal resto di internet”.
Per quanto la spinta verso tali misure restrittive sia portata avanti per la salvaguardia dell'open internet, si sta di fatto mettendo pressione sul Parlamento europeo a lanciarsi su misure che potrebbero danneggiare l’intero ecosistema digitale. “Infatti - continua Gambardella - per prima cosa, il linguaggio stesso, poco chiaro e spesso molto tecnico, proposto da alcuni attivisti potrebbe tradurre dei buoni principi in una cattiva legislazione”. Secondariamente, i servizi specializzati sono “parte integrante di internet per come lo conosciamo: si pensi, ad esempio, ai servizi di telemedicina, di IP television, di video on demand, e molti altri ancora. Consumatori ed aziende richiedono questi servizi ed in molti casi li ritengono essenziali. Se le nuove misure contrarie ad ogni genere di assegnazione di priorità ai diversi servizi dovessero essere adottate, l’unico modo per gli operatori di rispettare le norme sarebbe di operare su un diverso e separato network”. Infine, gli operatori telecom “non sono assolutamente gli unici attori sul mercato che sarebbero toccati da una legislazione così intrusiva”, ma “esiste un’intera catena di valore che conta sulla possibilità di offrire servizi specializzati su internet pubblico per poter raggiungere i propri consumatori”. (ANSA)