TELECOM: SFIDA RECCHI-GAMBERALE PER PRESIDENZA, VERSO CDA A 13
Liste di Telco e Findim si confronteranno all'assemblea del 16 aprile

La sfida si ripete tra la Findim di Marco Fossati e Telco, il primo azionista di Telecom. In palio, questa volta, c'è il rinnovo del board del gruppo telefonico: i soci sono chiamati a nominare il nuovo consiglio di amministrazione durante l'assemblea del 16 aprile e oggi sia Findim che Telco hanno presentato le loro liste in anticipo sui tempi.
Nessuna grande sorpresa rispetto alle indiscrezioni degli ultimi giorni: per la presidenza, la holding che controlla il 22,4% di Telecom ha candidato Giuseppe Recchi, presidente di Eni; Marco Fossati ha scelto Vito Gamberale, Ad F2i, con cui ha preparato anche il piano strategico-industriale che sarà presentato in un roadshow nelle principali piazze finanziarie internazionali.
Non si è dunque chiamato fuori Gamberale che, già in vista della scorsa assemblea, era stato proposto nella lista del patron della Findim per integrare il cda. A quanto si apprende da fonti finanziarie, il manager avrebbe anche potuto fare un passo indietro se la scelta di Telco per la presidenza fosse ricaduta su Massimo Tononi. Il convergere, invece, di Telefonica, Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo sul nome del presidente dell'Eni l'avrebbe invece convinto a sciogliere la riserva.
A sorpresa, la lista presentata da Telco ha confermato due degli attuali consiglieri, Tarak Ben Ammar e Jean Paul Fitoussi. Il finanziere franco-tunisino, al termine dell'ultimo cda del 27 febbraio, aveva azzardato l'ipotesi che l'attuale board potesse essere azzerato. Una rivoluzione nella governance era infatti quello che chiedevano da tempo gli azionisti di minoranza, ultimamente spalleggiati anche dagli stessi grandi fondi, come emerso dalle preferenze di voto nella scorsa assemblea.
Per questo, Telco ha presentato una lista di 13 nomi (quattro donne e nove uomini), composta “in maggioranza da candidati indipendenti”, che si caratterizza per un “adeguato mix di figure manageriali, professionali e con standing internazionale” accogliendo così, in parte, le raccomandazioni del cda uscente per una governance più trasparente.
Nel futuro cda di Telecom, dove Marco Patuano continuerà ad avere il ruolo di Ad, potrebbero dunque entrare la baronessa Denise Kingsmill, attuale membro della Camera dei Lord, l'Ad di Terna Falvio Cattaneo, Giorgina Gallo (L'Oréal Italia), Laura Cioli (ex dg Sky) e Giorgio Valerio (ex Ad Rcs Quotidiani). Tra gli indipendenti, ci sono anche Luca Marzotto, Elena Vasco, Paolo Fumagalli e Maurizio Dattilo.
Findim, “profondamente convinta che Telecom Italia, per la sua rilevanza economica e strategica, debba diventare la prima vera public company italiana”, ha presentato una lista di minoranza con tre nominativi. Oltre al numero uno di F2i Vito Gamberale, Girolamo Di Genova, in Telecom per trent'anni fino al 1998, e Franco Lombardi, presidente di Asati.
La settimana prossima, già lunedì, partirà il road show per la presentazione del piano, coordinato dagli stessi Gamberale, Di Genova e Lombardi, con la collaborazione della società Analysys Mason, e che mira “alla crescita e al rafforzamento nazionale e internazionale di Telecom Italia”. Non è prevista nessuna tappa italiana, ma l'intenzione di Fossati è quella di toccare le principali piazze finanziarie internazionali. (Adnkronos)