AGENDA DIGITALE E' MIRAGGIO, CAMERA CERTIFICA RITARDI
Oltre metà adempimenti non ancora adottati

Gli adempimenti da rispettare per realizzare gli obiettivi dell'Agenda digitale sono tanti e l'Italia non ne ha messi a punto nemmeno la metà. La sconsolante certificazione dei ritardi arriva da un documento del Servizio Studi del Dipartimento dei Trasporti della IX Commissione della Camera dei Deputati, che monitora per l'appunto l'attuazione dell'Agenda digitale italiana e che dimostra come questa complessa architettura che dovrebbe traghettare la pubblica amministrazione italiana verso la modernità rappresenti ancora un miraggio.
Le cose da fare sono tante e sono state decise da diversi decreti legge (Crescita e Crescita 2.0 del 2012, e Del Fare del 2013), che, come sempre accade, rimandano a regolamenti, misure, decreti attuativi, circolari e norme del cosiddetto 'secondo livello' da varare in seguito. Ebbene, in oltre la metà dei casi queste misure non sono state ancora prese e spesso sono già scaduti i termini. Si va da questioni di sostanza come il decreto del presidente del Consiglio per l'individuazione della dotazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali dell'Agenzia per l'Italia digitale (scaduto a dicembre 2012), a temi più specifici, ma di sicura utilità per i cittadini, come il decreto del ministro dei Trasporti per le regole tecniche necessarie all'adozione dei sistemi di bigliettazione elettronica nel trasporto pubblico locale (18 gennaio 2013 ultimo giorno utile per l'emanazione). Fino alla Relazione annuale governativa alle Commissioni parlamentari competenti sullo stato di attuazione dell'Agenda Digitale italiana, che dovrebbe essere diffusa il 30 giugno di ogni anno e che, forse perché non c'è molto su cui relazionare, non si è ancora vista. (ANSA)