TLC: CAIO, RITARDO SULLA BANDA LARGA MA SI PUO' RECUPERARE

'Serviranno anche 4 miliardi di fondi Ue'

Nonostante il “ritardo con cui siamo partiti nello sviluppo della banda ultralarga, sono moderatamente ottimista, perché i piani che abbiamo visto sono credibili e già in attuazione. Ma esistono sfide realizzative importanti e che vanno seguite da vicino. Per questo abbiamo invitato il governo a tenere alta l'attenzione”. A dirlo è il commissario di governo per l'Agenda digitale, Francesco Caio, in un'intervista alla Stampa.
“Abbiamo centrato – ha dichiarato Caio - quello che aveva scadenza immediata: la copertura pressoché totale a dicembre 2013 della banda larga. Ora abbiamo sei anni per soddisfare gli altri due punti sulla banda ultralarga. E vedo sicuramente un'accelerazione tangibile degli investimenti sulla rete”. Secondo Caio, “per raggiungere gli obiettivi al 2020 bisognerà far coesistere l'investimento privato con quello pubblico. Inoltre, ha aggiunto, “serviranno anche 4miliardi di fondi Ue. Se Telecom dovesse fermarsi negli investimenti, accusare ritardi negli aggiornamenti e nelle manutenzioni, il sistema sarebbe molto più esposto a rallentamenti che non altrove. Tutti gli investimenti che abbiamo visto si basano sulla sua infrastruttura”.
Sullo scorporo della rete – ha proseguito - “la nostra analisi si è limitata a verificare la coerenza interna dei piani e il fatto che ci sia compatibilità tra le architettura di rete che gli operatori stanno realizzando e i soldi che ci mettono. La proprietà della rete – ha spiegato Caio - a questi fini è indifferente. Conta invece per la capacità di investimento, qualora Telecom non volesse o non potesse proseguire”. (ANSA)