ISTAT: ITALIANI CONTINUANO A GUARDARE TV, GIU' QUOTIDIANI
In calo lettori di libri e giornali, cresce uso pc

E' invariato nel 2013 il numero degli italiani che guarda la tv, mentre si accentua la flessione dei lettori di quotidiani e di libri. Cresce l'uso del personal computer. E' quanto emerge dall'annuario Istat 2013. Guardare la tv è un'abitudine consolidata fra la popolazione di 3 anni e più: il 92,3 per cento delle persone la guardano e tra questi l'89,7% per cento lo fa con frequenza giornaliera.
L'ascolto della radio è, invece, meno diffuso: il 57,3% delle persone di 3 anni e più seguono le trasmissioni radiofoniche, di cui il 59,3% quotidianamente. Nel 2013 la quota degli spettatori televisivi è sostanzialmente inalterata rispetto all'anno precedente, mentre il pubblico della radio è in leggera flessione.
Il 49,4% delle persone di 6 anni e più legge quotidiani almeno una volta alla settimana. Le persone che leggono i quotidiani 5 o più volte la settimana sono il 36,2% del totale dei lettori. Rispetto agli anni scorsi si accentua la flessione della lettura di quotidiani (quasi meno tre punti percentuali nel 2013 rispetto all'anno precedente). La popolazione di 6 anni e piu' che nel 2013 si è dedicata alla lettura di libri negli ultimi 12 mesi è pari al 43%, con una flessione del 3% rispetto al 2012. A leggere libri sono più le donne degli uomini, le quote più alte di lettori (oltre il 50%) si trovano nella fascia tra i 6 e i 17 anni. Si legge più al Nord (50,6%), che al Centro (46,8%) e al Sud (30,7%).
Nel 2013 il 54,3% della popolazione di 3 anni e più dichiara di utilizzare il personal computer e il 54,8% di quella di 6 anni e più dichiara di fare uso di Internet. Il Mezzogiorno continua a rimanere indietro, anche se il gap con il Nord sta gradualmente diminuendo. Nel confronto temporale l'uso del personal computer mostra una crescita rispetto al 2012: si passa dal 52,3% al 54,3% della popolazione considerata. (ANSA)