SOCIAL NETWORK: BOOMERANG DI CUI E' VITTIMA META' DEGLI ADOLESCENTI

Indagine dell’osservatorio di Federconsumatori

Oltre l’82% dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni ha un telefono che si collega a internet, altrettanti passano più di un’ora al giorno a navigare; postano sui social network sentimenti, contatti e nel 75% dei casi anche foto e video. Questa enorme diffusione e popolarità – che emerge da un’indagine dell’osservatorio di Federconsumatori presentata ieri alla Camera con l’Abusdef – è però un boomerang per la metà degli adolescenti. La partecipazione alle chat costituisce la parte più rilevante della presenza dei giovani su internet. E non sono solo “chiacchiere” tra amici: quasi la metà (il 45%) dei ragazzi intervistati dichiara di aver avuto contatti con persone sconosciute incrociate occasionalmente in rete. E la situazione spesso sfugge di mano. Più di 4 su dieci ritengono di essere rimasti in qualche modo vittime di diffusione di notizie false o riservate (pur senza che questo sia sfociato in veri e propri episodi di bullismo o di ‘stolkeraggio’). Il 41% ritiene di essere rimasto vittima in qualche modo di atteggiamenti scorretti da parte di altri. In particolare di diffusione non autorizzata di notizie e di foto che sarebbero dovute rimanere riservate. Un po’ più colpiti i 15-17enni (44%) rispetto ai più piccoli (33%). Essere presi di mira viene percepito come un pericolo molto rilevante dal 71% dei ragazzi. Anche in questo caso non c’è molta differenza nel modo di percepire il fenomeno tra i 15-17enni (75%) e i 12-14enni (66%). Quindi da un lato emerge negli adolescenti la gran sicurezza e disinvoltura nell’utilizzo, dall’altra anche una spiccata sensibilità e vulnerabilità. Il 90% ritiene che “le vessazioni, le molestie, il bullismo messi in campo attraverso i canali di Internet possano aver avuto un ruolo significativo nei casi dolorosi di cronaca sfociati nel suicidio di giovani vittime”. Per la tutela della “web reputation” Federconsumatori e Adusbef lanciano la campagna “Occhi aperti sulla rete per non cadere nella rete” patrocinata della Camera dei Deputati. (ANSA)