TLC: UE, AGCOM RITIRI O MODIFICHI TARIFFE UNBUNDLING

Danneggiano investimenti per banda larga

La Commissione Ue ha formalmente richiesto ad Agcom di ritirare o modificare la sua proposta per i prezzi di accesso all'ingrosso 2013 alla rete in rame. Per Bruxelles l'Agcom “ha fissato le tariffe sulla base di dati inappropriati” e queste hanno “il potenziale di danneggiare” gli investimenti nella banda larga. I prezzi dell'unbundling sono quelle tariffe che l'operatore dominante, Telecom Italia, può chiedere agli altri operatori che vogliono vendere servizi di banda larga basati sulla sua rete d'accesso in rame. “Dopo tre mesi di analisi e tenendo in massima considerazione l'opinione del Berec” (i regolatori europei), che però “non ha fornito nessun nuovo sostanziale argomento in aggiunta a quelli dell'Agcom”, i servizi della commissaria Ue Neelie Kroes “continuano a ritenere” che “il modo in cui i prezzi sono stati calcolati hanno il potenziale di danneggiare gli incentivi per gli investimenti nella banda larga sia per Telecom Italia che per gli altri operatori”. In particolare, per la Commissione Ue “l'aggiornamento selettivo di Agcom dei parametri del modello dei costi” usato “porta a una riduzione ingiustificata regolata dei prezzi” per il 2013. Di conseguenza, concludono i servizi della Kroes, la scelta delle tariffe fissate dall'Autorità italiana “non fornisce all'operatore un ritorno ragionevole sugli investimenti nella banda larga” e non dà nemmeno un “segnale appropriato sui prezzi per investimenti in infrastrutture alternative”. In conclusione, finisce per essere “verosimilmente dannoso per investimenti efficaci” nelle reti di nuova generazione “per entrambi i tipi di operatori” tlc. E anche se gli attori del mercato sono poi stati sufficientemente informati da Agcom sui cambiamenti delle tariffe, Bruxelles “mantiene le sue serie preoccupazioni sull'inappropriatezza” dei prezzi per il 2013.
“La regolamentazione deve essere basata su metodologie economiche solide, su dati aggiornati e in linea con gli sviluppi del mercato per assicurare”, ha sottolineato la Kroes, che tutti gli operatori “abbiano i giusti incentivi a investire nelle nuove tecnologie” e che “la concorrenza non sia falsata”. (ANSA)