INTERNET: ACQUISTI ONLINE, ITALIA IN RITARDO
Gli italiani comprano meno degli altri Paesi ma la diffusione di smartphone apre nuove frontiere

Le vendite online in Italia raggiungono il 5,4% dell'intero volume della distribuzione al dettaglio. Nel 2013 è cresciuto del +18% rispetto all'anno precedente, con un fatturato annuo di circa 12 miliardi di euro. Ma questi dati emersi dall'Assintel Report 2013, la ricerca pubblicata a ottobre e condotta da Nextvale su incarico di Assintel e Confcommercio, non soddisfano a fondo Alfredo Gatti. Per il managing partner di Nextvalue e managing director di Cionet, intervenuto alla conferenza 'E-commerce, l'Italia è un mercato emergente', sottolinea come "siamo ancora al di sotto delle medie europee, l'Europa è il primo mercato mondiale per l'E-commerce, ma in Paesi come Gran Bretagna e Germania il fenomeno ha una diffusione
maggiore che da noi. Tuttavia - aggiunge Gatti - la quota di acquisti dall'estero aumenta del +23%, con un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro, di cui circa il 55% sviluppati dal turismo e il 31% dall'abbigliamento. Sono dati che fanno ben sperare per il futuro".
Una speranza di crescita alimentata dal cosiddetto Mobile-commerce, lo 'shopping' online da smartphone e tablet. Bruno Degiovanni, responsabile commerciale Prodotti e Business Develpoment Sud Europa di MasterCard, sottolinea che "siamo uno dei Paesi con la maggiore penetrazione di smartphone: l'Italia ha internet 'in tasca' più di altri. Un'opportunità che va sfruttata". Un'idea condivisa anche da Angelo Meregalli, general manager di PayPal per l'Italia, per il quale "m-commerce nel nostro Paese funziona bene, le aziende devono essere pronte a catturare l'attenzione del cliente in più momenti, da 'più lati' ". (Adnkronos)