SKY E MEDIASET PUNTANO ANCORA SU INTERNET CONTRO LA RECESSIONE
Indagine su “Il mercato televisivo in Italia 2013-2015”

Anche quest’anno continuerà la fase recessiva, con una riduzione delle risorse per oltre 300 milioni che corrisponde a un calo del 4% rispetto al 2012. Nei prossimi due anni pur registrando una crescita il mercato rimarrà ai livelli inferiori a quelli del 2008. E’ quanto emerge dall’indagine su “Il mercato televisivo in Italia 2013-2015: la ripresa passa da internet”. Il 2013, scrive il quotidiano Milano Finanza, si chiuderà con investimenti pubblicitari in televisione per 3,5-3,6 miliardi rispetto ai 3,92 miliardi dell’anno scorso (dato a sua volta in calo del 15,3% rispetto al 2011). Mentre le attese di ITMedia Consulting per il prossimo biennio vedono una raccolta tv di 4,3-4,5 miliardi. Per questo i principali network commerciali, ossia Mediaset e la pay-tv Sky Italia (Rai fa gioco a sé potendo contare sul gettito del canone) dovranno accelerare sull’interattiva e sulla sfida all’ultimo contenuto e all’ultima piattaforma 2.0 (tablet, consolle stile Wii o Playstation o X-Box, oltre alla connected tv, ossia i televisori prodotti da big quali Samsung, Sony o Lg). Questo perché, spiegano da ITMedia Consulting, “con il completamento dello swich-off (il passaggio del segnale da analogico a digitale) la televisione digitale terrestre ha raggiunto ormai il picco di penetrazione”. E di conseguenza in futuro, anche “a causa della crescente attrattività dell’offerta di piattaforme concorrenti, questa penetrazione è destinata a diminuire”. D’altro canto l’evoluzione non si ferma e l’Italia, vista l’elevata concentrazione della spesa in pubblicità sulla tv, attrae molti network internazionali. Lo dimostra il consolidamento di Discovery (12 canali per il 5,06% di share) che punta a crescere in ascolti fino al 6%. Senza trascurare La7 targata Cairo. (MF-DJ)