CORECOM MARCHE, AVVIATA L'ATTIVITA' DI DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
Prima udienza del nuovo servizio completamente gratuito

Si è svolta giovedì 12 dicembre la prima udienza di discussione delle istanze di “Definizione delle controversie tra utenti e gestori di telefonia”, nuovo servizio offerto dal Corecom Marche. “L'attività entra dunque a pieno regime – spiega il presidente del Comitato, Pietro Colonnella – dopo l'acquisizione della delega da parte dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, avvenuta lo scorso 26 giugno a Roma con la firma dell'apposita convenzione”.
Dieci erano le istanze in programma. Di queste 3 si sono risolte prima dell'udienza con accordi transattivi grazie all'attività di mediazione svolta dal responsabile del procedimento delle definizioni del Corecom Marche. Nel corso dell'udienza, invece, con la discussione delle altre 7 istanze, 6 hanno raggiunto un accordo conciliativo mentre la restante andrà in “definizione”, ossia sarà pronunciato un provvedimento amministrativo che avrà valore di sentenza.
“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – commenta il presidente Colonnella – Da questa attività ci aspettiamo di poter offrire ai cittadini ulteriori benefici e vantaggi anche in termini economici come già avviene con l'attività di conciliazione, che rappresenta la prima fase del procedimento di risoluzione delle controversie tra utenti e gestori di telefonia e di telecomunicazioni”.
La “definizione” è una procedura alternativa al ricorso giurisdizionale. Il servizio è completamente gratuito. Non è obbligatoria la presenza di un avvocato ma la parte interessata può farsi assistere da un soggetto terzo quali un' associazione di consumatori o un tecnico di fiducia. Le parti hanno tempo fino alla data dell'udienza di discussione per trovare un accordo in mancanza del quale si va alla definizione. La definizione è un provvedimento decisorio che ha valore vincolante tra le parti al pari di una sentenza e con il quale il Corecom, se riscontrata la fondatezza dell'istanza, può condannare l'operatore ad effettuare rimborsi di somme risultate non dovute o al pagamento di indennizzi. Resta salva la possibilità per le parti di far valere in sede giurisdizionale il maggior danno.
Questa prima udienza ha avuto l'affiancamento di funzionari dell'Agcom, che ha esercitato fino allo scorso giugno la relativa competenza. La seconda udienza è fissata al 16 gennaio.