TLC: PRONTA RACCOMANDAZIONE, UE CONFERMA DUBBI SU TARIFFE
Non vincolante, Agcom puo' ribadire sua decisione entro gennaio

Prosegue il braccio di ferro tra la Commissione Europea e l'Agcom. Sarebbe pronta, secondo quanto si apprende, e starebbe per arrivare sul tavolo dell'Authority italiana la lettera di chiusura della Fase2 sui costi dell'unbundling, confermando i dubbi già espressi sull'operato dell'Autorità. L'Agcom, che forte dell'appoggio già espresso dal Berec non risulta intenzionata a cambiare la sua posizione, potrà comunque confermare la sua decisione motivandola entro gennaio, in quanto la raccomandazione non è vincolante.
La Commissione contesta la delibera dell'Authority italiana che ha ridotto da 9,28 a 8,68 euro al mese i canoni dell'Ull e che, secondo Bruxelles, avrebbe dovuto essere preceduta da una nuova analisi di mercato. Il confronto a tre, anche con il Berec, non ha portato a una soluzione, ognuno è rimasto sulle sue posizioni. Ora, dopo la chiusura della Fase 2, la Commissione potrebbe addirittura arrivare ad aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia, ma secondo gli osservatori si tratterebbe di un'ultima ratio, difficilmente percorribile e di sicuro il primo caso in letteratura. Tanto inusuale questo quanto invece ormai comune negli ultimi mesi l'apertura di 'Fasi 2', oltre che in Italia per esempio in Spagna, Germania, Estonia e Austria. (ANSA)