INTERNET: ESPERTO ONU, RIFORMA AGCOM SAREBBE INCOSTITUZIONALE

La Rue, spetta al Parlamento occuparsi di diritto d'autore online

"Tutte le normative che disciplinano i diritti costituzionali, in particolare se riguardano la libertà di espressione, dovrebbero essere approvate dal Parlamento". In quanto autorità indipendente, compito dell'Agcom è solo "applicare la legge. E' solo a tal fine che ha il potere di adottare regolamentazioni amministrative proprie". E' quanto ha sottolineato lo Special Rapporteur dell'Onu per la tutela della libertà di opinione e di espressione, Frank La Rue, bacchettando così il regolamento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in dirittura di arrivo in materia di diritto d'autore online.
In una conferenza organizzata alla Sioi al termine della sua visita a Roma, La Rue ha sottolineato come l'Agcom "non possa limitare i diritti costituzionali come quelli previsti dall'Art. 21" della Carta. Tocca invece al Parlamento normare una materia come quella del diritto d'autore online. "Uno dei motivi di preoccupazione riguarda il ruolo dell'Agcom nella predisposizione di sanzioni in materia di proprietà intellettuale. Se l'Agcom può per legge applicare alcune restrizioni ai contenuti online, la loro rimozione dovrebbe essere stabilita dall'organo giudiziario caso per caso", ha rimarcato l'esperto Onu.
E, rispondendo ad una domanda sull'intercettazione Vendola-Archina', La Rue non ha commentato il caso specifico, osservando tuttavia come la stampa in Italia "si trovi in una posizione di debolezza. In altre parti del mondo nessuno strapperebbe il microfono dalle mani di un giornalista perché tutti sanno che nei mezzi di informazione risiede il potere dell'opinione pubblica".
Il ministro degli Esteri Emma Bonino, nel ringraziare il Relatore Speciale Onu per la libertà di espressione e di opinione, Frank La Rue, per l'attenzione dedicata all'Italia, ha tenuto a ricordare come "tutte le normative che disciplinano i diritti costituzionali, in particolare se riguardano la libertà di espressione, devono essere approvate dal Parlamento e che, specie laddove si ritiene di dover rimuovere materiale contenuto sul web sia necessario un intervento della magistratura".
Uno dei motivi di preoccupazione di osservatori nazionali e internazionali ha riguardato e riguarda il ruolo di Agcom nella predisposizione di sanzioni in materia di proprietà intellettuale, si legge in una nota della Farnesina. "Ritengo - ha affermato Bonino - che si tratti di una prerogativa del Parlamento e auspico che quanto prima Camera e Senato arrivino a una normazione della delicata materia. Al momento opportuno il governo farà la sua parte".
Nel corso della sua visita in Italia coordinata dal Comitato Interministeriale per i Diritti Umani - ricorda ancora la Farnesina - La Rue ha avuto un intenso programma di incontri nei quali ha affrontato i temi dell'accesso all'informazione nella pubblica amministrazione, della depenalizzazione del reato di diffamazione, del fenomeno dello hate speech, della trasparenza  della proprietà dei media, dell'anti-trust, degli organi di garanzia e del servizio pubblico radio-televisivo. (ANSA)