EMITTENZA, TORNA IL COMITATO MEDIA E MINORI

All'insediamento presenti Catricalà, Cardani, Fico e Mensi

Si è insediato il 23 ottobre il Comitato Media e Minori, i cui uffici saranno all'interno del del Ministero dello Sviluppo Economico. Un'iniziativa voluta dal viceministro con delega alle Telecomunicazioni, Antonio Catricalà, che nella tutela dei più piccoli ha individuato uno degli elementi qualificanti della sua azione. 
Il Comitato, presieduto dal professor Maurizio Mensi, è formato da 15 membri, in rappresentanza di emittenti radiotelevisive, associazioni di utenti e Istituzioni. Dopo i saluti e i messaggi augurali del viceministro, del presidente dell’Agcom, Angelo Cardani, e del presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, sono stati avviati i lavori.
“È un organismo in cui crediamo fermamente – ha spiegato il Catricalà – Uno dei pochi esempi di controllo delle comunicazioni di massa originato da un sistema di autoregolamentazione, uno strumento divenuto vincolante per tutte le emittenti televisive”.  “Del resto - ha aggiunto, ricordando quanto ribadito di recente dal Presidente della Repubblica - è necessario tutelare i più giovani e la loro formazione dai pericoli presenti nella Rete e nei Media in generale”.
“I minori - ha affermato il presidente della Vigilanza, Fico - non devono essere trattati dalla tv come consumatori. Dobbiamo proteggerli dal bombardamento di spot. Ed è giusto che questa logica sia applicata anche dalla tv commerciale”. 
È anche in questa ottica che il Comitato ha il compito di assicurare, attraverso un’attività di monitoraggio e di controllo, l’applicazione del Codice di autoregolamentazione “Tv e Minori” e promuovere iniziative di educazione e sensibilizzazione all'uso corretto dei Media, rivolte a scuole, famiglie e al pubblico in generale.
Il presidente del Comitato, Mensi, dopo aver sottolineato il ruolo che Internet ha assunto come strumento utilizzato dai minori, ha così sintetizzato la strategia: “Ci sono tre elementi-cardine alla base della ripresa del lavoro del Comitato: la responsabilità di emittenti e famiglie, l’innovazione che ci impone di adeguare le regole al mutato scenario tecnologico e l’educazione dei più piccoli”.