TLC: DIGITAL COMPACT PER LO SVILUPPO IN UE

Proposta del presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi

Dopo il Fiscal Compact "ora occorre un patto che vincoli gli Stati membri sugli obiettivi dell'agenda digitale": ne è convinto il presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi, secondo il quale "solo così possiamo vincere arretratezze e resistenze all'innovazione, riportando l'Europa sulla via della crescita". Intervenendo all'Italian Digital Forum, Parisi ha sottolineato l'importanza che al prossimo Consiglio europeo del 24 ottobre vengano trasformati gli obiettivi dell'agenda digitale in Digital Compact, ovvero un impegno che vincoli tutti i Paesi dell'Ue. Dopo le politiche di rigore del Fiscal Compact "che certo non hanno favorito la crescita dell'economia - ha osservato Parisi - ora è giunto il momento di dare segnali positivi e di speranza ai cittadini". A suo parere "l'Europa deve incrementare la sua produttività, tornare a essere il centro dell'innovazione, ridurre i costi delle amministrazioni pubbliche per ridurre la pressione fiscale e aumentare le opportunità di lavoro per tutti".
I dati dell'arretratezza dell'Ue in questo campo sono evidenti: dal 2010, anno in cui l'Unione si è data un'agenda digitale, il mercato Ict nordamericano è cresciuto del 6% quello latinoamericano del 18%, quello asiatico del 14%, mentre il mercato europeo è calato del 2%. Parisi ha quindi evidenziato anche che in particolare l'Italia è in forte ritardo su tutti gli obiettivi dell'agenda digitale ma "colmare questo divario è l'occasione per il nostro Paese di dar vita a un nuovo ciclo positivo innescato dal circolo virtuoso dell'Internet economy". (ANSA)