LE SCIENZE UMANE DIVENTANO DIGITALI, NASCONO NUOVE PROFESSIONI

All'Internet Festival Jeffrey Schnapp, direttore del metaLab

Cacciatori di taglie 'artistici', amanuensi digitali ed esperti-non esperti di greco antico: sono tutte 'professioni' all'apparenza improbabili ma trasformate in realtà dall'avvento del digitale nella cultura umanista. A spiegare le conseguenze nate dall'introduzione delle tecnologie digitali nel mondo umanistico al pubblico dell'Internet Festival è Jeffrey Schnapp, direttore del metaLab dell'Università di Harvard.
"Siamo in un momento - ha spiegato Schnapp - di grandi sviluppi per le scienze umane, non diverso dalle grandi trasformazioni aperte dalla scoperta del Nuovo Mondo oppure dall'invenzione dei caratteri mobili". Questa trasformazione in atto viene tradotta come 'digital humanities', ossia dall'impatto dell'applicazione del digitale nei modelli di produzione e trasmissione della cultura. "Un esempio – ha proseguito Schnapp - è quello del coinvolgimento dei non addetti ai lavori all'ambito dei beni culturali. Un fenomeno che sta trasformando anche le funzioni stesse delle istituzioni di base, come le università, musei o archivi".
Un fenomeno difficile da sintetizzare ma che può essere compreso facilmente attraverso la nascita di nuove 'professioni' nate grazie ai concetti di collaborazione partecipativa tipiche del mondo digitale. E' il caso della migliaia di traduttori volontari che nonostante ignorino il greco antico sono alle prese con la traduzione dell'enorme mole di testi raccolti negli antichi papiri di Oxyrhynchus. Ciò è reso possibile grazie a una piattaforma informatica sviluppata da ricercatori dell'Università di Oxford in grado di riconoscere automaticamente i caratteri greci e con l'aiuto di persone, anche non addette al settore, completare le traduzioni. Oppure ancora la nascita dei 'cercatori' di quadri considerati dispersi o delle migliaia di persone impegnate a trascrivere taccuini o diari di grande valore storico. (ANSA)