TLC: LA COMMISSARIA KROES DIFENDE PACCHETTO UE, NO A 'SPEZZATINO' ELEMENTI

Industria ne beneficerà, non guardi indietro a vecchi modelli

Il pacchetto Ue per ridisegnare il settore delle tlc europee presentato un mese fa “è un pacchetto complessivo e non può essere spezzettato” in quanto “ogni elemento sostiene gli altri e l'industria non può scegliere solo quelli che vuole dal menu, non è un ristorante”. E' quanto ha dichiarato la commissaria Ue all'agenda digitale, Neelie Kroes, al Ft-Etno summit con il settore, che “alla fine trarrà benefici” dal pacchetto e per questo non deve “guardare indietro a vecchi servizi e modelli di business superati”. “E' forse inevitabile - ha sottolineato Kroes - che ogni attore decida quali elementi trova buoni e quali cattivi ma abbattere le barriere alla fine fa bene al settore e questo non si può fare, non in modo credibile, senza rimuovere i sovraccosti del roaming, senza rimuovere gli alti costi arbitrari delle chiamate internazionali e senza regole coerenti in ogni paese per la neutralità della rete”. La commissaria, consapevole della “attività di lobby” che gli operatori tlc stanno facendo contro le parti del pacchetto ritenute cattive per il settore, ha voluto sottolineare di aver lanciato queste nuove misure per la crescita e l'occupazione europea dove un vero mercato interno europeo delle tlc potrebbe portare a una crescita di un punto di pil, per le imprese e i cittadini. La Kroes, per la quale “sarà una sfida vedere adottato il pacchetto molto presto” entro la fine del mandato dell'Europarlamento, ha quindi espresso l'auspicio che arrivi un appello in questo senso da parte del vertice Ue del 24 e 25 ottobre che sarà dedicato proprio all'agenda digitale. E “spero - ha aggiunto - che le aziende telecom più progressiste e orientate al futuro lo chiedano ugualmente”. Da parte sua, Etno, l'associazione degli operatori europei, per voce del chairman del board, Luigi Gambardella, fa sapere che il  pacchetto tlc presentato dalla Kroes è per il settore solo un “punto di partenza” per cominciare un “ampio dibattito” tra gli attori coinvolti, in quanto il mercato unico europeo non è un fine in se stesso ma dovrebbe “essere accoppiato con una strategia di lungo termine che abbraccia altre aree di azione politica”. “Abbiamo bisogno di sostegno - ha detto Gambardella - con una chiara agenda deregolamentatoria, dato l'alto livello di concorrenza già raggiunto nell'Ue”. Oltre alla deregolamentazione, tre le altre richieste che Etno rivolge a Bruxelles per evitare il declino del settore e rilanciarne la crescita: da una parte regole uguali per tutti, sia per gli operatori telecom che gli over-the-top, sulla protezione dei dati personali. Poi permettere agli operatori di trarre tutti i benefici del mercato Ue permettendo “flessibilità per raggiungere una struttura di mercato efficiente”, ovvero la ristrutturazione del mercato europeo e la sua deframmentazione. E infine un quadro di politiche europee a sostegno dell'innovazione e dell'imprenditorialità, “incluse misure finanziarie europee e la partecipazione del venture-capital per la promozione di talenti, progetti e start-up nel settore digitale”. (ANSA)