TLC: NEL 2012 RICAVI FILIERA -2,4%, GIU' FISSO E MOBILE

I soli operatori telefonici scendono del 5%, con il fisso in calo da 19,2 a 18,2 miliardi e il mobile da 21,2 a 20,2 (-4,7%)

Nel 2012 l'intera filiera delle telecomunicazioni (operatori, fornitori di apparati, call center) ha registrato una contrazione dei ricavi del 2,4%, con un calo degli occupati del 5%. E' un altro dato che emerge dal Rapporto presentato da Asstel e sindacati Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Fistel-Cisl, secondo cui i soli operatori telefonici (che pesano per l'80% del totale) scendono del 5%, con il fisso in calo da 19,2 a 18,2 miliardi e il mobile da 21,2 a 20,2 (-4,7%). In controtendenza sono gli investimenti (+6%), mentre il peso del settore sul Pil è sceso all'1,6%, ai minimi da 15 anni. Nel 2012, il fatturato complessivo della filiera è stato dunque pari a 48,6 miliardi di euro, con un calo del 5% per operatori telefonici e produttori di apparati, mentre i call center sono cresciuti del 3%, mantenendo pero' il margine a livelli molto bassi (circa il 5%).
La contrazione della telefonia, spiega il Rapporto, è l'effetto sia della diminuzione dei prezzi dovuto alla pressione della concorrenza che della maggiore propensione al risparmio degli utenti a causa della crisi. Per quanto riguarda la rete mobile, particolarmente forte appare la contrazione della voce (-10%), non compensata dalla bassa crescita (+3%) del segmento dati. Tutto ciò malgrado l'aumento delle linee mobili (+27%) e della spesa per i terminali mobili (+20%), trainata da Smartphone e tablet. Sulla rete fissa, invece, fa in certo effetto il calo dello 0,1% dei ricavi a banda larga (+3,7% nel 2011).
In sei anni, quindi, i ricavi degli operatori tlc si sono ridotti di circa il 18%, ma non hanno seguito lo stesso andamento gli investimenti, che nonostante la crisi nel 2012 sono cresciuti del 6%. In questo modo l'Italia mantiene il più alto livello di investimenti in proporzione ai ricavi, pari al 16,3%. (ANSA)