RADDOPPIATI ATTACCHI HACKER A IMPRESE ITALIANE

Stime Maglan, perdite in Italia per 200 mln di euro entro il 2013

Sono raddoppiati solo nel primo semestre dell'anno gli attacchi criminali di hacker contro le imprese italiane. Arrivano principalmente dall'Europa dell'Est e hanno pesanti conseguenze sul piano economico: entro la fine del 2013 si stimano, per le aziende, perdite per circa 200 milioni di euro. Sono i dati resi noti da Maglan, multinazionale israeliana specializzata in protezione dati, in occasione della quarta conferenza annuale sulla Cyber Warfare a Roma.
Il numero di attacchi hacker alle imprese italiane, si legge nel rapporto, ha fatto rilevare nel primo semestre 2013 una crescita significativa di intrusioni (principalmente su siti web, alcuni indirizzi DNS - i Domain Name System -, posta elettronica, banche dati): quasi 16.500 rispetto alle 7mila avvenute nello stesso periodo del 2012. Un incremento che, secondo le stime, entro fine anno dovrebbe arrivare intorno ai 30-35mila attacchi. Le perdite accumulate dalle compagnie italiane si aggireranno invece intorno a 200 milioni di euro per colpa delle violazioni delle reti dei sistemi informativi, quasi il doppio delle perdite subite nel 2012 (110 milioni). Le azioni offensive, rileva la multinazionale israeliana, hanno come zone di origine soprattutto i Balcani e in generale l'Europa dell'Est. “Circa il 40% delle aziende italiane che sono a conoscenza dei rischi concreti legati al cyber-spionaggio industriale - spiega Paolo Lezzi, a.d. Maglan Europe - non si tutela preventivamente, anche perché non si rende conto della reale portata dei danni che un attacco può generare”. (ANSA)