EDITORIA: SINDACATI SLC CGIL E SINAGI PROPONGONO L'ISCRIZIONE DELLE EDICOLE NEL ROC DELL'AGCOM

Editoria: sindacati SLC CGIL e SINAGI propongono l'iscrizione delle edicole nel ROC dell'Agcom

Inserire le edicole nel Registro degli Operatori della Comunicazione, dove già sono presenti gli editori. E' quanto propongono i sindacati SLC CGIL e SINAGI, come riportato in una nota.
“Noi siamo convinti – si legge - che sia veramente arrivato il momento di mettere il comparto in trasparenza, attraverso una riforma vera del sistema dell'informazione che, oltre alle radio e alle televisioni, comprenda tutte le piattaforme attraverso le quali si veicolano i contenuti editoriali, ivi compresa la carta stampata. Nel frattempo, da quest'ultima si può già partire, poiché vi sono le condizioni per farlo. Se è vero infatti che spesso i dati delle vendite di giornali e riviste non sono completamente noti nella loro totalità, bisogna provare a partire da lì, pretendendo dati di vendita certi e certificati. In quest'ottica le edicole possono rappresentare una risorsa preziosa, grazie alla loro capillare rete di vendita”.
“Attraverso un processo completo di informatizzazione – continuano le due sigle sindacali - le vendite potranno essere realmente certificate, contribuendo a migliorare il perimetro dei requisiti necessari per avere accesso ai finanziamenti pubblici. Tale processo può al contempo contribuire allo snellimento delle attuali procedure di controllo legate alla verifica necessaria per aver accesso ai contributi previsti dalla legge. Nel Roc è già presente tutta la filiera radio televisiva, dalla progettazione alla diffusione; l'editoria, scritta, è presente nella progettazione ma non nella diffusione. Si tratta quindi semplicemente di completare il quadro. Questo fatto, contribuirebbe a rendere più trasparente il comparto, senza necessità di nuove leggi, né tanto meno di ulteriori oneri per lo Stato, e faciliterebbe inoltre l'avvio di un esame più approfondito anche per quello che riguarda il web, settore per il quale andrebbe fatto un ragionamento più completo per meglio definire la certificazione dei contenuti, la qualità e la provenienza”. (fonte: Newslinet.it)