IL CO.RE.COM MARCHE INCONTRA I RAGAZZI E LE FAMIGLIE DELLA COMUNITÀ ISLAMICA

Rischi di Internet, navigazione sicura in Rete, regole e codici da rispettare, adolescenti e social network, la pubblicità televisiva, i temi che verranno affrontati nel corso dell'iniziativa
La Comunità Islamica, l’U.CO.I.I. - Unione delle Comunità Islamiche d’Italia organizzano  l’incontro con il Comitato Regionale per le Comunicazioni delle Marche sul tema:

“La tutela dei minori di fronte ai media e ai nuovi mezzi di comunicazione: informazione, prevenzione”


SABATO 2 APRILE 2011
 ORE 16.30
MOSCHEA DELLA FRATELLANZA
VIA DI VITTORIO, 98
(ZONA BARACCOLA),  ANCONA

 
   Nel corso dell’iniziativa, verranno trattati i temi: rischi di Internet, navigazione sicura in Rete, regole e codici da rispettare, adolescenti e social network, la pubblicità televisiva.

   L’incontro rientra nell’ambito del Progetto del CO.RE.COM. Marche “Adulti più informati, bambini più sicuri”, nato dalla collaborazione con la Polizia delle Comunicazioni – Comando delle Marche e l’Ufficio Scolastico Regionale, che dal 2008 vede la realizzazione di incontri informativi rivolti a genitori e insegnanti, nelle scuole di tutto il territorio regionale, sul tema dei mass media e nuovi mezzi di comunicazione adottati dai ragazzi.

   Le nuove generazioni, diversamente dai loro genitori, crescono con computer,  Internet, telefoni cellulari, MP3… hanno una particolare dimestichezza con i nuovi media, fanno parte della loro vita fin dalla nascita, apprendono a digitare prima ancora che a scrivere.

   Gli adulti fanno fatica ad adattarsi ai nuovi modelli comunicativi, a capire linguaggi e comportamenti degli adolescenti, dunque i due mondi non riescono a comunicare e restano distanti.

   “Con grande apprezzamento il CO.RE.COM. Marche raccoglie l’invito a tenere un incontro in Moschea con la Comunità Islamica - afferma il Presidente Marco Moruzzi - la tutela e l’educazione dei più piccoli nella complessità del sistema globale delle nuove tecnologie digitali accumuna tutti i cittadini indipendentemente dalla professione religiosa e dalla appartenenza etnica. L’integrazione  e la fratellanza si realizzano anche attraverso la consapevolezza che tante sono le problematiche relative all’educazione dei ragazzi che sono comuni. È molto positivo che questo scaturisca da una specifica richiesta formulata al CO.RE.COM. dalla Comunità Islamica, così come è importante e ci onora che la Comunità abbia voluto aprire le porte delle Moschea”.