DIGITALE TERRESTRE TELEVISIVO: IL CORECOM MARCHE IN PRIMA LINEA A TUTELA DELL’EMITTENZA LOCALE ITALIANA

Il Presidente Marco Moruzzi dal Convegno nazionale di Matera sul digitale terrestre rilancia l’allarme sui problemi legati allo switch off per le tv locali e propone soluzioni per offrire garanzie sulle frequenze a loro destinate

   Un ruolo guida nel panorama italiano, quello che sta svolgendo il Corecom Marche sulla questione del passaggio al digitale terrestre televisivo. È stato proprio il Comitato marchigiano per le Comunicazioni a porre da subito l’attenzione, tanto tra le istituzioni locali, quanto tra quelle nazionali, sulle criticità che il PNAF, il Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze (approvato dall’Agcom lo scorso 15 giugno, con Delibera 300/10/CONS) determina per l’emittenza privata locale. Le tv regionali e provinciali rischiano, di fatto, di non avere a disposizione canali effettivamente utilizzabili.
   Forte di un’approfondita conoscenza del quadro tecnico della situazione e dell’impegno portato avanti per tenere accesi i riflettori sulle sullo switch off e le problematiche ad esso legate, il Presidente del Corecom Marche, Marco Moruzzi, è stato invitato in qualità di relatore al Convegno nazionale “Digitale Terrestre come opportunità di sviluppo per il Sud”, organizzato dal Corecom Basilicata a Matera, lo scorso 15 e 16 ottobre. Accanto a Moruzzi, per la due giorni di confronto sul futuro dell’emittenza televisiva locale i parlamentari Paolo Gentiloni, già Ministro delle Comunicazioni, e Giorgio Lainati, vicepresidente della Commissione di Vigilanza RAI, Maria Pia Caruso, dirigente dell’Ufficio di Gabinetto dell’Autorità per le Garanzie nelle  Comunicazioni, Francesco Soro, Coordinatore nazionale dei Corecom e Presidente del Corecom Lazio, Onofrio Introna, Presidente del Consiglio regionale della Puglia e Coordinatore Nazionale dei Presidenti dei Consigli Regionali in materia di Comunicazioni e gli esponenti delle associazioni di categoria delle tv private Fabrizio Berrini, Segretario Generale Aeranti Corallo e Rosario Alfredo Donato, Direttore FRT.
   In occasione del convegno Moruzzi ha ribadito come “emerge con assoluta chiarezza che il Piano di Assegnazione delle Frequenze, così come varato, pregiudica fortemente le tv locali nello svolgimento delle loro attività. Il PNAF impedisce di fatto alle emittenti – ha spiegato il presidente del Comitato marchigiano – di disporre di canali puliti, cioè liberi da qualsiasi tipo di interferenza, e quindi effettivamente utilizzabili. Questo problema riguarda le emittenti private regionali e provinciali che attualmente trasmettono in analogico, oltre 500 in Italia. Per alcune di queste tv – ha aggiunto – la situazione è davvero drammatica e inaccettabile poiché è palese una discriminazione rispetto alle emittenti nazionali che ricevono più frequenze del necessario. Inoltre vengono addirittura assegnate frequenze a nuovi operatori televisivi fino ad oggi assenti dalla gran parte delle Regioni”. 
   Non è eccessivo il termine usato dal Segretario Generale dell’Aeranti Corallo Berrini che ha parlato dell’introduzione di una sorta di “apartheid dell’emittenza locale”.
   Chiamato per un contributo tecnico ed istituzionale a questo confronto pubblico tra istituzioni e rappresentanti dell’editoria e dell’imprenditoria televisiva locale, il Corecom Marche ha già da tempo evidenziato alla Giunta Regionale e all’Assemblea Legislativa delle Marche i problemi che potrebbero insorgere dopo lo switch off, previsto per le Marche entro il I semestre del 2011. Tanto il Governatore della Regione, quanto il Presidente dell’Assemblea Legislativa hanno posto all’attenzione delle rispettive Conferenze dei Presidenti le gravi conseguenze che il passaggio al digitale potrebbe comportare, giungendo alla recente approvazione di documenti unitari con richiesta di modifica del PNAF.