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Istituzioni e tv a confronto per discutere di Digitale Terrestre televisivo, delle opportunità e delle problematiche che la nuova tecnologia di trasmissione aprirà per l’emittenza locale. Se n’è parlato a Matera, il 15 e il 16 ottobre scorso, in un convegno nazionale, organizzato dal Corecom Basilicata, al quale è intervenuto come relatore il Presidente del Comitato per le Comunicazioni delle Marche, Marco Moruzzi.
È stato proprio il Corecom Marche a mettere in evidenza, già l’estate scorsa, alcune delle criticità legate al passaggio al Digitale terrestre, prima fra tutte l’assegnazione delle frequenze. Così come varato, il PNAF (il Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze, approvato lo scorso 15 giugno dall’Agcom), rischia infatti di danneggiare irreparabilmente l’emittenza locale. Per le tv private locali non ci sono ancora, a pochi mesi dallo switch off, garanzie sull’effettiva disponibilità dei canali digitali a loro assegnati. A mancare sono infatti dati certi sull’assenza di interferenze tra segnali digitali. Un problema, questo, che appare tanto più spinoso per le regioni della fascia adriatica, per le quali non esistono barriere naturali tra le proprie frequenze e quelle dei Paesi sull’altra costa dell’Adriatico.
Le osservazioni sollevate dal Corecom Marche sono state condivise e fatte proprie anche dalla Giunta Regionale e dall’Assemblea Legislativa delle Marche che si sono immediatamente attivate a tutela dell’emittenza locale.
In sede di Conferenza Stato–Regioni, la Giunta ha concorso alla stesura e all’approvazione di un documento contenente la richiesta di un tavolo tecnico delle Regioni adriatiche e un confronto immediato con Agcom e Governo sulle problematiche legate al PNAF.
In attesa di discussione invece la mozione in difesa delle tv locali e del pluralismo dell’informazione presentata congiuntamente dei Capigruppo consiliari del Consiglio Regionale e dei componenti della I Commissione Assembleare Permanente dell’Assemblea legislativa delle Marche.