“MASSIMA PRUDENZA E RESPONSABILITÀ NELLA DIVULGAZIONE DI IMMAGINI E VIDEO CHE POSSONO LEDERE LA DIGNITÀ DELLA PERSONA”
Incontro a Palazzo delle Marche con la partecipazione del Garante Giancarlo Giulianelli; della Presidente Corecom, Cinzia Grucci, del Presidente e della Vice dell’Ordine dei giornalisti, Franco Elisei e Alessandra Pierini. Riflessione a tutto campo anche alla luce di quanto accaduto a Civitanova Marche
Diffusione di immagini e video non appropriati, anche alla luce di quanto accaduto a Civitanova Marche. L’argomento è stato al centro di un incontro che ha registrato la partecipazione della Presidente Corecom, Cinzia Grucci, del Garante dei diritti, Giancarlo Giulianelli, del Presidente e della Vice dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Franco Elisei e Alessandra Pierini. Ne è scaturita una riflessione generale sintetizzata in una nota congiunta . La Presidente Corecom ha evidenziato come anche il nuovo Testo unico sull’emittenza radiotelevisiva tuteli “il sereno svolgersi della vita sociale, la dignità della persona e l’educazione dei minori”.
Nota congiunta Ordine dei giornalisti delle Marche, Garante diritti, Corecom
“L’Ordine dei giornalisti delle Marche, il Garante regionale per i diritti della persona e il Corecom Marche richiamano i direttori di testata e gli operatori dell’informazione alla massima prudenza e responsabilità nella pubblicazione e divulgazione di immagini e video che possono ledere la dignità delle persone. Le modalità di narrazione del recente tragico fatto di Civitanova impongono una serie di riflessioni, in particolare deontologiche.
Ormai sempre più spesso nella Rete e attraverso i social vengono postati, senza alcun filtro, filmati di violenza che inducono al rischio di una assuefazione con conseguenze sociali preoccupanti, come ad esempio l’indifferenza o reazioni inaccettabili di intolleranza. L’informazione non deve rincorrere quanto si consuma nel web. Il regolamento deontologico richiama i giornalisti a responsabilità e sensibilità invitandoli a non pubblicare immagini di soggetti coinvolti in fatti di cronaca lesivi della dignità della persona né a soffermarsi sui dettagli della violenza a meno che ravvisi la rilevanza sociale della notizia e dell’immagine. Nell’esercizio del diritto/dovere dell’informazione, il giornalista deve evitare dettagli eccessivi che non rientrano nell’essenzialità. La stessa legge sulla stampa vieta la pubblicazione di immagini eccessivamente violente. Ci si dovrebbe domandare quando l'immagine è da evitare e quando invece la crudezza, la drammaticità che mostrano, possono muovere le coscienze o diventare di rilevanza sociale. Una responsabilità che va unita alla sensibilità.
Si possono descrivere situazioni drammatiche senza immagini; allo stesso tempo da sole, le immagini possono essere più efficaci di qualsiasi parola. Importante non eccedere nella ricerca di audience o morbosità. Nel caso dei video ci si può fermare dopo pochi frame senza indugiare nella violenza dei contenuti. Il diritto/dovere di cronaca è garantito, il rispetto della persona, spesso vittima, è tutelato e l’efficacia del messaggio mantenuta”.