DIGITALE TERRESTRE

definiti i criteri della numerazione del canali sul telecomando
DT

Il Ministero per lo sviluppo economico ha pubblicato il bando per la richiesta della numerazione sul digitale terrestre, ossia la posizione sul telecomando dei canali televisivi (LCN), relativo alle regioni che sono già passate al Digitale Terrestre e alle aree che a breve saranno digitalizzate: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e l'intero Piemonte.

I bandi suddetti non riguardano le emittenti delle Marche, il cui passaggio al DT è al momento programmato nel 2011, ma è presumibile che gli stessi criteri saranno adottati anche nei successivi bandi.

Per le emittenti nazionali in chiaro, l'assegnazione LCN avverrà tenendo conto della data d'avviamento e dei dati di ascolto (che peseranno per il 50%) con un particolare riguardo per chi ha avuto accesso al 40% della capacità trasmissiva degli operatori maggiori.

Fatta la graduatoria, la numerazione sarà assegnata all'interno dei gruppi di canali dedicati ai diversi generi: generalisti, semi-generalisti, bambini e ragazzi, informazione, cultura, sport, musica, televendite.

Il Piano ha assegnato:

- ai canali generalisti nazionali i numeri da 1 a 9 e a partire dal numero 20 dal primo arco di numerazione

- alle emittenti locali i numeri da 10 a 19 e da 71 alla fine del primo arco di numerazione. La loro posizione sarà definita sulla base di graduatorie redatte dai Corecom regionali.

Inoltre ha stabilito che le posizioni 0,100, 200,300, 400, 500, 600, 700, 800, 900, sono riservate ai servizi di interesse generale come le guide ai programmi, i canali mosaico e a tutti gli aiuti alla navigazione e alla libera scelta dei programmi.

Nel definire il piano di numerazione automatica, l’AGCOM si è attenuta ai criteri stabiliti dalla Legge “Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici”- Dlgs 44/2010,  che prevedono:

 a)    garanzia della semplicità d’uso del sistema di ordinamento automatico dei canali

 b)    rispetto alle abitudini e preferenze degli utenti, con particolare riferimento ai canali generalisti nazionali e alle emittenti locali

 c)     suddivisione delle numerazioni dei canali a diffusione nazionali sulla base del criterio della programmazione prevalente, in relazione ai seguenti generi di programmazione: semigeneralisti, bambini ragazzi, informazione, cultura, sport, musica, televendite

 d)    individuazione di numerazioni specifiche per i servizi di media audiovisivi a pagamento.