CORECOM, CINQUE ANNI DALLA PARTE DEI CITTADINI

Termina il mandato del Comitato regionale per le comunicazioni delle Marche e il bilancio che se ne ricava è positivo. Ad illustrare dati, risultati e iniziative di successo, sono stati il presidente Cesare Carnaroli e il vice, Domenico Campogiani.
Si chiude con un bilancio positivo il mandato quinquennale del Corecom Marche che questa mattina, a Palazzo delle Marche, ha presentato il lavoro svolto a partire dal suo insediamento nel 2016. Ad illustrare i dati e le tappe principali di questo cammino, il presidente del Comitato, Cesare Carnaroli, accompagnato dal suo vice, Domenico Campogiani. 
"Sempre dalla parte degli utenti e dei cittadini – ha detto Carnaroli – E' questo lo spirito del Corecom. La risoluzione delle controversie con gli operatori delle comunicazioni è infatti l'attività preminente del Comitato, che si concretizza nelle procedure di conciliazione e, qualora non si raggiunga un accordo tra le parti, nella successiva fase di definizione".
I dati: dal 2016 ad oggi è stato stimato che l'81% delle istanze di conciliazione presentate  si sono risolte con successo e tutto questo ha portato a rimborsi superiori a 4 milioni di euro (4.063.897,79) per famiglie e imprese marchigiane. Sul versante definizioni, successo per il 76% delle istanze presentate con un credito corrisposto agli utenti pari a 1.168.764,43 euro. Cifre – ha commentato Carnaroli – che testimoniano l'importanza del servizio reso ai cittadini, i quali non mancano di esprimere la loro soddisfazione per l'attività svolta; attività che negli anni si è migliorata anche attraverso l'introduzione, nel 2018, di procedure più veloci grazie all'utilizzo della piattaforma semplice ed interattiva Conciliaweb: il sistema centralizzato on line di gestione delle controversie messo a punto dall'Agcom per tutti i Corecom italiani".
Ma il Corecom è anche impegno nel settore delle telecomunicazioni e dei nuovi media attraverso la promozione di iniziative di ricerca, l'ultima delle quali, "Liberi in rete", ha riguardato la prevenzione ed il contrasto del bullismo e del cyberbullismo ed ha coinvolto le Università marchigiane che hanno dato la loro disponibilità: Macerata, Politecnica delle Marche e Urbino "Carlo Bo".   
“Il progetto – ha spiegato Carnaroli - avrebbe dovuto concludersi nel 2020 ma ha subito un rallentamento a causa della limitazione delle attività universitarie connesse all’emergenza epidemiologica. I termini di conclusione, pertanto, sono stati differiti al 31 maggio 2021. Ogni Ateneo ha presentato gli esiti della ricerca svolta. La tematica è quanto mai attuale. La stessa Regione si è dotata recentemente di un’apposita legge con cui si attribuisce un ruolo significativo al Corecom, proprio in virtù delle sue competenze, sia nel settore delle comunicazioni e telecomunicazioni, compresi i nuovi media, attraverso cui si manifestano i fenomeni legati al bullismo, al cyberbullismo, al sexting e alla cyberpedofilia, sia in quello relativo alla tutela dei minori e all'educazione ai media”. “Proprio nell'impegno in questo settore – ha continuato Carnaroli – si inserisce ‘Liberi in rete’, che ha messo in campo un finanziamento di  10 mila euro complessivi. Sono felice dell’adesione delle Università alla nostra idea progettuale pensata dal Corecom per sostenere sia chi è vittima di questi fenomeni sia i giovani e le loro famiglie in un percorso educativo per un corretto uso dei nuovi media”.
Un altro risultato ottenuto durante il mandato di questo Corecom è stata la ripartenza nel 2017 dei programmi dell’accesso dopo anni di stop. Frutto della collaborazione con la sede regionale della Rai, il progetto ha coinvolto una pluralità di soggetti, quali enti locali, associazioni, organizzazioni sindacali e rappresentanti della società civile, mettendo loro a disposizione uno spazio per attività di autopromozione, utile per far conoscere alla comunità marchigiana realtà che possono risultare di riferimento per dare risposte ai diversi bisogni.
“Ulteriore iniziativa particolarmente significativa, all'indomani del terremoto che ha sconvolto anche il nostro territorio regionale nel 2016 – ha detto Domenico Campogiani – è poi stata ‘Tv di comunità’, ideata e preparata in sinergia con i Corecom delle altre Regioni del Centro Italia, coinvolte dai drammatici eventi sismici". L'obiettivo perseguito è stato supportare e promuovere i territori colpiti dal sisma, coinvolgendo le emittenti televisive e radiofoniche locali in quanto la comunicazione e, quindi, la diffusione della conoscenza delle iniziative di ogni genere interessanti il proprio territorio hanno dato un contributo alla valorizzazione delle zone colpite e al rilancio dell’economia. “Si è trattato – ha sottolineato Campogiani – di un progetto di promozione territoriale a tutto tondo. Abbiamo focalizzato l’attenzione sulle esperienze, sui prodotti e sulle persone, dando così voce ai territori. Un modo efficace per tendere una mano ai cittadini colpiti dal sisma ed aiutare a risollevarsi”.
"Un altro settore – ha evidenziato Carnaroli – per cui il Corecom si è battuto negli anni del suo mandato è stato proprio quello dell'emittenza radiotelevisiva locale a rischio di sopravvivenza a causa dei continui tagli all'editoria". "Il nostro lavoro – ha concluso – non è solo monitoraggio e vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione o delle quote di pubblicità, sulla tutela dei minori ma anche garanzia del pluralismo dell'informazione locale e, per questo, ci siamo sempre attivati nelle forme più opportune per respingere ogni attacco all'informazione locale".