COPERTURA RETI NUOVA GENERAZIONE, DATI POSITIVI MA POCA DOMANDA

Sono stati fatti grandi passi avanti sulla copertura del territorio con le reti di nuova generazione ma la domanda del mercato resta latitante. Questi in sintesi i risultati del Rapporto I-Com dal titolo 'Italia digitale. Alla ricerca di uno shock della domanda'. La copertura con le reti di nuova generazione, nel 2016 è passata dal 43,9% al 72,3%, riducendo così la distanza dalla media europea a 3,7 punti percentuali. La domanda, invece, vede gli abbonamenti in fibra solo al 3% del totale di quelli in banda larga: un dato notevolmente al di sotto della media Ue (-16,7 punti); e si registra anche una forte lentezza dell'e-commerce (21 punti in meno rispetto all'Unione europea).
L'Istituto per la competitività (I-Com) ha anche elaborato uno specifico indice (Ibi), per fotografare la “maturità digitale” dei Paesi europei, lato domanda (grado di penetrazione della banda larga, sviluppo dell'e-commerce, accesso giornaliero a internet da parte degli individui) e lato offerta (la copertura con le diverse tecnologie): sul gradino più alto del podio si piazza così la Danimarca con il punteggio massimo di 100, mentre l'Italia, ventesima sul piano dell'offerta, occupa addirittura la venticinquesima sul piano della domanda. Quanto, infine, al grado di copertura della rete fissa di ultima generazione, tra le regioni primeggia la Puglia, mentre per quanto riguarda i Comuni, in testa alla classifica sono quelli toscani e siciliani. Rispetto allo scorso anno, comunque, il numero di Comuni raggiunti dalla rete di ultima generazione è cresciuto notevolmente, raggiungendo un totale, a livello nazionale, di 3.524 (43,8%). Dal punto di vista concorrenziale, sono oltre 9 su 10 le città capoluogo di provincia in cui la banda ultra larga è offerta da più di un operatore e nel 79% di esse i cittadini possono scegliere tra almeno 3 operatori per la sottoscrizione di un abbonamento in banda ultra larga. (Fonte Ansa)