SCUOLE DI FERMO "INSIEME" PER IMPARARE A PROTEGGERE I RAGAZZI DAI PERICOLI DEL WEB

Al Centro Congressi San Martino si è svolto un incontro per imparare a proteggere i ragazzi dai pericoli del web

Al Centro Congressi San Martino, alla presenza di docenti e genitori che insieme hanno il compito di educare, formare e proteggere i ragazzi si è svolto un incontro con la Comandante della Polizia Postale delle Marche, Cinzia Grucci,  il Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni, Pietro Colonnella, lo scrittore Giammaria De Paulis, e con il contributo ed il plauso anche del Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.  Un’iniziativa che gli Istituti Comprensivi “Fracassetti-Capodarco” e “Da Vinci-Ungaretti” di Fermo hanno promosso, in collaborazione con la Polizia Postale e il Comitato Regionale per le Comunicazioni, patrocinata dal Comune di Fermo.

E’ nata dalla consapevolezza che internet, oltre ad essere un potente mezzo di comunicazione e socializzazione, può rappresentare anche un pericolo per chi ci si avvicina senza sapere che dietro un’immagine e un link, apparentemente innocui , può nascondersi qualcuno che innocuo non è. Anche un’altra consapevolezza ha mosso le Scuole, il fatto che i ragazzi riguardo ai social network spesso ne sappiano molto di più degli adulti. Dal seminario è emerso che i ragazzi sono bravi “pigiatasti”, completamente inconsapevoli però dei reati di tipo penale e civile in cui possono incorrere. Efficace è stato il paragone dei social network ad un’auto Ferrari: se non si sa guidare e dosare la velocità, i social come la Ferrari possono diventare pericolosi e portare a situazioni anche drammatiche.

Quello che pochi sanno è che quanto viene scritto come testo, immagine o video, e divulgato via internet, resta memorizzato per sempre; è indelebile e l’autore può essere identificato in modo inequivocabile ed in breve tempo attraverso l’indirizzo IP che ogni computer e cellulare ha. Whatsapp è sicuramente un’applicazione fantastica e pericolosa allo stesso tempo; in essa l’informazione si propaga con una velocità incontrollabile; così nasce il bullismo online, con violazione della legge sulla privacy, produzione e divulgazione di materiale pedopornografico, procedimenti penali e conseguente risarcimento danni.

Numerosi sono stati gli esempi, purtroppo a volte anche con risvolti tragici, portati dai relatori e che senz’altro hanno lasciato nei genitori e nei docenti una forte preoccupazione; ma l’incontro ha anche fornito spunti per aiutare i ragazzi a non perdersi nel mondo infinitamente attraente e pericoloso di internet; primo tra tutti la costruzione della condivisione di conoscenze e curiosità con i ragazzi. L’impegno futuro è di formulare e diffondere un decalogo per il buon comportamento dell’internauta.

fonte: infofermo.it