COMUNICAZIONE ILLECITA, COMUNE SANZIONATO

L'Agcom accoglie il ricorso di Fano 5 Stelle: in campagna elettorale iniziative non indispensabili
Violato il silenzio imposto alla giunta dalla legge Ordinata la pubblicazione della decisione sul sito web

LORENZO FURIAMI

Fano

La comunicazione degli amministratori comunali di Fano .in campagna elettorale è stata in gran parte illecita. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha sanzionato il Comune accogliendo il ricorso istituzionale presentato dal gruppo consiliare Fano a Stelle, dopo che il prefetto era già intervenuto per il rinvio della cerimonia dell'esposizione della Bandiera Blu che era stata programmata proprio il giorno prima delle elezioni regionali. Col provvedimento firmato dal presidente dell'Agcom, Angelo Marcello Cardani, e dal commissario relatore, Francesco Posteraro, viene censurata la comunicazione prodotta dall'amministrazione comunale nel mese di maggio per iniziativa del sindaco e degli assessori perché ha violato la legge 28 del 2000 che impone, nel periodo compreso tra la data della convocazione dei comizi elettorali e il giorno del voto, il silenzio comunicativo a tutte le amministrazioni pubbliche. Lo scopo è quello di evitare che formazioni politiche o singoli candidati direttamente o indirettamente collegabili, sul piano politico, agli enti pubblici possano ricavare un vantaggio elettorale. In particolare, come appariva evidente per buona parte delle 30 segnalazioni presentate dai consiglieri comunali Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Roberta Ansuini, la comunicazione promossa dal Comune di Fano non aveva i requisiti dell'indispensabilità e dell'impersonalità prescritti dalla legge per derogare al divieto in quanto si trattava di notizie istituzionali differibili e personalizzate.

Nello specifico, già nell'istruttoria preliminare svolta dal Comitato regionale per le comunicazioni, che poi ha girato l'esposto all'Agcom, non erano state accolte le controdeduzioni del segretario generale del Comune, Antonietta Renzi.

Al termine dell'iter, l'Agcom osserva che i comunicati redatti dall'ufficio stampa e prevalentemente pubblicati sul sito web del Comune di Fano "difettano anzitutto del requisito dell' indifferibilità ai fini dell'efficace assolvimento delle funzioni proprie dell'Amministrazione, in quanto gli eventi da essi "reclamizzati" ben potevano essere organizzati in altro periodo senza con ciò compromettere l'efficace funzionamento dell'ente; con l'unica eccezione dell'iniziativa relativa allo smantellamento del ponticello sul fiume Albani, che, attesa la sua oggettiva rilevanza per la comunità locale, non avrebbe potuto essere differito ad altro momento... I medesimi comunicati difettano anche del connotato dell'impersonalità, rilevando, sotto tale profilo, non tanto la circostanza, rappresentata dall'Amministrazione comunale di Fano, che gli assessori di cui si è fatta menzione nei comunicati stampa oggetto della segnalazione non rivestono il ruoto di candidati alle prossime consultazioni regionali, quanto piuttosto il fatto che di essi siano state riportate dichiarazioni od opinioni a commento degli eventi pubblicizzati e che, in alcuni casi, siano state espresse valutazioni di merito sulle iniziative assunte". Non sono state ritenute fondate solo alcune segnalazioni, relative all'articolo di un giornale (autonoma iniziativa editoriale), alla dichiarazione di voto di Seri per Rapa (che all'Agcom non risulta sia stata riportata dai media) e a due inaugurazioni. Entro 5 giorni da ieri il Comune deve pubblicare per 15 giorni il provvedimento dell'Agcom sul sito web istituzionale. La sanzione è tutta qui: nominale e indolore. Forse è per questo che nelle realtà locali la legge in questione per lo più viene violata in modo massivo, come il caso del Comune di Fano dimostra.

fonte "Corriere Adriatico - Pesaro e Urbino" del 17 luglio 2015