AGCOM: VALORE SETTORE COMUNICAZIONI 2014 ANCORA GIU' DEL 6%

Tlc -7,7%, media -3,2%, servizi postali -2,

Scende ancora il valore del settore delle comunicazioni. Nel 2014, stando ai dati della Relazione annuale dell'Agcom, è sceso a 52,4 miliardi, il 6% rispetto al 2013, quando già era calato del 6,6%. In particolare, le tlc sono scese del 7,7% (con la rete mobile in flessione di oltre il 10%), i servizi media del 3,2% e quelli postali del 2,3%.     
Guardando ai vari comparti, il più in sofferenza appare quello delle tlc, il cui valore supera di poco i 32 miliardi di euro: la rete fissa limita la perdita al 4,9%, mentre quella mobile accusa un crollo del 10,4%. Alla fine, i ricavi degli operatori sono equamente distribuiti tra rete fissa e mobile, entrambe intorno ai 16 miliardi di euro. All'interno dei due settori, però, la Relazione mette in evidenza alcune peculiarità: nella rete fissa la telefonia vocale scende dell'11,4%, a causa dell'ulteriore calo della spesa degli utenti (-11,6%), ma i ricavi dai servizi dati crescono del 2,4% e arrivano ad eguagliare quelli voce a poco più di 5 miliardi. Anche la composizione dei ricavi per la rete mobile vede una pesante contrazione della voce (-16%), ma in questo caso scendono anche i ricavi dati (-3,2%).
Si conferma, invece, il positivo andamento dei prezzi, che negli ultimi anni si è attestato su un livello più basso rispetto all'indice generale. E positivo è anche l'andamento degli investimenti in immobilizzazioni, in crescita dello 0,9% dopo il calo del 5% registrato nel 2013.
Per quanto riguarda invece il settore postale, l'Agcom mette in evidenza che nell'ultimo biennio si è registrata una riduzione dei volumi (comune per altro a tutti i Paesi europei) più marcata rispetto alla riduzione dei ricavi. Molto forte, in particolare, la contrazione dei prodotti che rientrano nel cosiddetto servizio universale e che hanno generato ricavi per oltre 1,8 miliardi di euro, ben il 18% in meno rispetto all'anno precedente. I prodotti non inclusi in questo perimetro, invece, segnano una crescita dei ricavi del 15,3%. Permane la posizione di preminenza di Poste Italiane, con una quota di circa il 75%, in crescita dell'1,4% sul 2013. (ANSA)