INDUSTRIA: CRESCE INVESTIMENTO IN ITC MA NON NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
I dati nel Rapporto Assinform 2015

Le imprese italiane hanno ricominciato a investire nell'Ict (Information and Communication Technology) ma “alla chiamata sull'innovazione non ha ancora risposto la Pa per la quale, invece, è proseguita la contrazione degli investimenti”. E' quanto spiegato nel rapporto 2015 di Assinform (Associazione nazionale delle principali aziende di Information Technology) presentato all'Expo di Milano.
“Il mercato italiano dell'Ict – si spiega - ha ripreso a dare segnali positivi. Se il 2014, infatti, registra ancora un calo dell'1,4% (era stato -4,4% nel 2013/12), per un volume di affari di 64.234 milioni euro, vi sono ormai segmenti emergenti in forte crescita che, iniziata nella seconda parte dell'anno, è attesa consolidarsi sull'onda delle componenti più innovative.
Confermate quindi le previsioni di una crescita dell'1,1% a fine 2015”. Gli investimenti in Itc nei settori dell'economia italiana, nel 2014 sono stati: “industria manifatturiera + 0,6% su base annua (a fine 2013, il decremento era stato di -7%), banche +1,1% (-0,8% nel 2013), assicurazioni +1,5% (-3,6%) utility +1,8% (+ 0,6%), Tlc e media + 0,9% (-0,2%), viaggi e trasporti + 0,8% (-5,7%)”. Mentre “i dati relativi alla spesa digitale nel 2014 della Pa centrale (-2,6%), Pa locale (-2,1%) e della Sanità (-2,2%), se pur migliorati rispetto al passato (nel 2013 la Pa centrale aveva registrato -11,6%, quella locale -7,1%, la sanità -4,6%), mostrano ancora le difficoltà della digitalizzazione in ambito pubblico”. (ANSA)