INTERNET: BOLDRINI, VOGLIAMO UNA CARTA CHE STABILISCA PRINCIPI

La presidente della Camera intervenendo al Festival del Giornalismo di Perugia

“Ho deciso di istituire una Commissione per elaborare una carta dei principi per tutelare la libertà su internet, mettendo l'accento sui diritti della persona. Non vogliamo fare una legge, ma fornire dei principi”. Lo ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini, nel corso dell'incontro 'Verso una Costituzione per Internet' al Festival di Giornalismo di Perugia. “L'obiettivo - ha aggiunto - è fare una mozione, spero condivisa da tutti i gruppi, per impegnare il governo a promuovere un approccio basato sulla centralità dei diritti in sede nazionale e internazionale. Il sottosegretario Giacomelli ha dato ampio sostegno e mi auguro che il governo possa fare suo questo lavoro”.
“Abbiamo lasciato - ha proseguito - dei punti aperti, sul copyright e sul diritto all'oblio, per consentire ai cittadini, attraverso la consultazione pubblica, di delimitare il perimetro su tali aspetti. Non ci sono tentativi di chiudere Internet, ma di tutelare chi vive il web in modo libertario”. “Se internet è un diritto - ha detto ancora - deve essere fruibile, e non tutti sono messi in condizione di fruirne, perché la banda larga non è accessibile a tutti. Oggi se internet non arriva alle case questo fa la differenza. La banda larga sta allo sviluppo come l'acqua sta all'agricoltura”.
“In un tempo in cui c'è la minaccia del terrorismo occorre capire come coniugare l'esigenza di sicurezza e la privacy – ha poi sostenuto - in alcuni Paesi sono stati emanati decreti che prevedono di poter accedere a intercettazioni e a corrispondenza internet senza autorizzazione. Da noi questo pericolo è stato rimandato al mittente, ma è una realtà con cui dovremo fare i conti. Dal mio punto di vista la lotta al terrore deve essere fatta nel rispetto di garanzie e tutele della nostra Costituzione e della nostra cultura”.
All'incontro era presente anche il deputato Stefano Quintarelli, che ha ricordato l'avvio della raccolta di firme per l'istituzione di una Commissione permanente sul digitale. “So che è una cosa complicata - ha spiegato - perché bisogna cambiare il regolamento. In Parlamento ci sono sensibilità diverse, ma io cercherò di far sì che la Commissione nasca”. (ANSA)