AGCOM, APPROVATA INDAGINE CONOSCITIVA SU SERVIZI M2M

Costituito comitato per studiare interventi regolamentari

Il Consiglio dell'Agcom ha approvato, relatori i Commissari Antonio Martusciello e Antonio Nicita, l'indagine conoscitiva sui servizi di comunicazione machine-to-machine (M2M). Si tratta - informa una nota - di una delle prime indagini conoscitive sul tema, a livello europeo. In particolare, l'Agcom ha contribuito attivamente alla successiva consultazione avviata dal Berec. L'indagine ha esaminato - grazie alla partecipazione di numerosi e qualificati stakeholder - i fattori che influenzano lo sviluppo e le modalità di utilizzo dei servizi M2M e, più in generale, nell'Internet of Things, individuandone le criticità e le aree di intervento.
Il mondo del M2M - prosegue la nota - include una vastissima ed eterogenea serie di servizi di comunicazione elettronica, che vanno dalle connected car, ossia le automobili che utilizzano la connessione per le dotazioni di sicurezza e per i servizi di infotainment, agli smart metering; dalle smart grid che, nel settore elettrico, permettono di eliminare i contatori elettromeccanici e di gestire la rete in maniera efficiente e razionale, alle smart city grazie alle quali, con l'applicazione di tecnologie ICT alle infrastrutture e ai servizi delle città, si determina una maggiore efficienza e qualità nell'utilizzo dei servizi a beneficio dei cittadini e delle imprese.
L'ecosistema M2M comprende numerosi soggetti: produttori di dispositivi di comunicazione, operatori di rete, gestori di piattaforme, produttori di contenuti, fornitori di servizi.  Dall'indagine sono emerse diverse criticità relative allo sviluppo dei servizi M2M. Ad esempio, a causa della configurazione del servizio e dell'eterogeneità dei soggetti coinvolti, i servizi M2M stanno modificando le relazioni tra operatori tradizionali di telecomunicazioni. Tale fenomeno ha impatti rilevanti in termini di garanzie contrattuali e data protection degli utenti finali.
Ancora, è emerso che le infrastrutture ad oggi utilizzate per fornire i servizi M2M sono inadeguate a soddisfare le esigenze trasmissive, così come le soluzioni tecnologiche sono estremamente frammentate e le piattaforme risultano di natura prevalentemente proprietaria: è dunque necessario - si legge nella nota - incentivare lo sviluppo di piattaforme standard, eventualmente anche attraverso l'intervento pubblico. Tra gli strumenti per effettuare gli approfondimenti ed individuare le eventuali azioni regolamentari per favorire lo sviluppo dei servizi M2M, l'Autorità costituirà un apposito Comitato aperto alla partecipazione di tutti i soggetti, istituzionali e non, coinvolti nello sviluppo di tali servizi. (ANSA)