NUOVO BLOCCO DELL'AGCOM PER I NUMERI TELEFONICI A SOVRAPPREZZO: UNO SPOT TV PER INFORMARE GLI UTENTI

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per facilitare la conoscenza dei contenuti della nuova delibera in materia di telefonia, emanata nel mese di giugno, ha avviato la diffusione di uno spot tv, facente parte di un'ampia e mirata campagna informativa.
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

La tutela degli utenti passa anche attraverso gli spot. È infatti questo l’ultimo mezzo scelto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per informare i fruitori di telefonia del nuovo blocco automatico dei servizi a sovrapprezzo. Uno spot che rientra nella capillare campagna informativa – fatta anche di annunci sulla stampa e sui siti web, di comunicazioni nelle bollette, di opuscoli e altro materiale simile – decisa e sviluppata dalla stessa Agcom, in linea con la recente ordinanza del Tar del Lazio sulla sospensione del precedente blocco.

Se infatti la data di attivazione automatica dello sbarramento delle numerazioni a tariffazione aggiuntiva – vale a dire quei numeri speciali, satellitari o non geografici, come gli 899, 199, 144, ecc. – era prevista per il 1° luglio, con la nuova delibera dell’Agcom (348/08/CONS – “Nuovi termini per l’attivazione automatica del blocco permanente delle chiamate”) tale termine è stabilito al 1° ottobre. Da quel momento in poi saranno gli operatori telefonici a bloccare preventivamente i numeri “gonfia bollette” per ogni utente e chi ne desiderasse l’attivazione dovrà farne esplicita richiesta al proprio gestore di telefonia, e comunque le chiamate a questi numeri sarà subordinata all’inserimento di un codice Pin.

Il problema sollevato da parte considerevole dell’utenza telefonica è stato negli ultimi tempi proprio l’addebito ingiustificato di traffico truffaldino, che ha prodotto bollette da capogiro. Cifre elevate dovute alla presenza indesiderata di dialer, programmi che si autoinstallano nel computer e dirottano la connessione Internet verso numerazioni con tariffe esagerate, che arrivano a superare anche i 10 euro al minuto, senza che gli stessi utenti ne siano coscienti. Se finora coloro che si sono rifiutati di pagare le bollette lievitate hanno avuto per tutta risposta il distacco della propria linea telefonica, oggi questo non può più avvenire, grazie alla decisione dell’Antitrust, che ha definito tale pratica un’azione commerciale scorretta.

Comunque, da qui al 1° ottobre, gli utenti hanno la possibilità di anticipare il blocco dei servizi a sovrapprezzo, facendone espressa richiesta al proprio operatore di telefonia fissa.

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