TV: DAL 2016 LA RIPRESA, TRAINATA DALLA BANDA LARGA
Rapporto It Media Consulting, tra due anni crescita del 2,6%

Dopo anni di continua discesa, a partire dal 2016 il mercato televisivo italiano dovrebbe vedere la ripresa. E' quanto evidenzia l'ultimo rapporto della società di ricerche It Media Consulting, focalizzato sul triennio 2014-2016, secondo cui a fine periodo si rivedrà il segno più nei ricavi, trainati dalla diffusione della Broadband Tv, connessa a Internet, che inizierà a crescere.
Il rapporto specifica che nel 2014 il mercato televisivo risente della lunga coda della crisi economica e perde complessivamente 213 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Nel 2015, però, la discesa dei ricavi dovrebbe arrestarsi e a fine 2016 il mercato - secondo le previsioni - sarà cresciuto a una media annua del 2,6%. La pubblicità risentirà ancora della difficile congiuntura economica e si riprenderà a partire dal secondo semestre 2015, registrando nel periodo un aumento medio del 2,3%, grazie anche alla componente online broadband.
Questo il dato che potrebbe sbloccare il settore e aprire nuove strade agli operatori. La diffusione delle piattaforme - spiega It Media Consulting - rimane per il momento stabile, anche se a partire dal 2016 la Broadband Tv inizierà a crescere. Il segmento della pay-tv, inoltre, nonostante il calo previsto per il satellite, crescerà nel periodo considerato dell'1,6%, grazie allo sviluppo dell'offerta del digitale e, appunto, della tv connessa alla banda larga. Dal 2016 la pubblicità tornerà di nuovo a competere con la pay-tv come risorsa primaria del mercato.
Continua, intanto, la tendenza delle famiglie a spendere per i servizi televisivi in misura maggiore rispetto alle imprese. La tv a pagamento si conferma la componente maggiore della torta rispetto al canone. Nel 2014 Mediaset, Rai e Sky Italia si spartiscono ancora la quasi totalità del mercato con una quota del 94%, in calo di un punto percentuale nel corso del triennio considerato. Sky Italia, pur confermandosi ancora il principale attore, vede ridursi il divario da Mediaset e Rai. Mediaset sorpassa Rai e ritorna secondo operatore. Gli altri operatori crescono più della media mercato.
Nella pubblicità - si legge ancora nel rapporto – Mediaset rimane il principale operatore, con oltre la metà delle risorse ma riduce leggermente la propria quota di mercato, a vantaggio soprattutto degli altri operatori. Nella pay-tv Sky rimane il principale operatore, ma perde quote di mercato, soprattutto a vantaggio di Mediaset Premium. Cresce la componente altri operatori, che registrano una crescita media superiore al 10%, confermando un trend manifestatosi negli anni precedenti. La7 e Discovery Italia insieme rappresentano circa 2/3 dei ricavi degli altri operatori. Discovery Italia diventa il quarto operatore dopo Sky Italia, Mediaset, e Rai. (ANSA)