ROMA: SICUREZZA DEI MINORI E NUOVI MEDIA: L'AZIONE DI TUTELA DEL CORECOM MARCHE

Per la prima volta in Italia Comitato Regionale per le Comunicazioni, Polizia delle Comunicazioni e Ufficio Scolastico Regionale impegnati insieme in un progetto di informazione e prevenzione contro i rischi dei nuovi strumenti di comunicazione Pedopornografia e adescamenti on-line i fenomeni piu' preoccupanti.
un momento della conferenza stampa
    Sicurezza dei minori. La priorità: tutelarli dai rischi dei nuovi media. Il Corecom Marche, il Comitato Regionale per le Comunicazioni, ha presentato questa mattina, in anteprima nazionale, presso la sede di rappresentanza della Regione Marche a Roma, le sue iniziative per la salvaguardia dei più piccoli dai pericoli di Internet e dei nuovi mezzi di comunicazione. “Quello che abbiamo avviato – ha affermato il Presidente del Corecom Marche, Marco Moruzziè un processo di cambiamento culturale, ma siamo solo all’inizio. Serve un’azione globale che coinvolga anche l’intero territorio nazionale”.

    È la prima volta che in Italia un Comitato per le Comunicazioni, nella sua competenza in materia di tutela dei minori, si è fatto carico per un intero anno scolastico dell’azione di prevenzione ai rischi dei nuovi media. Un progetto che passa attraverso campagne di sensibilizzazione, spot televisivi, materiale divulgativo, attività nelle scuole e incontri formativi per genitori e insegnanti e che ha messo in rete diverse istituzioni locali e nazionali, dal Comando delle Marche della Polizia delle Comunicazioni, all’Ufficio Scolastico Regionale, fino all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, al Comitato tv e minori, a RAI3-GT Ragazzi. “L’attività del Corecom Marche – ha sottolineato Maria Pia Caruso, Dirigente dell’Agcomè uno stimolo per comprendere la differenza tra reale e virtuale, ma questa deve anche rappresentare un esempio di best practice per tutti gli altri Comitati per le Comunicazioni”.

    L’attività del Corecom Marche, che ha coinvolto circa 2.000 famiglie sul territorio marchigiano, rappresenta la risposta concreta ed immediata alle esigenze che la società di oggi pone, come evidenziato dal Presidente del Comitato tv e minori, Emilio Rossi.

    Il Rapporto 2007 della Polizia delle Comunicazioni rivela che i fenomeni della pedopornografia e degli adescamenti on-line hanno assunto dimensioni preoccupanti: l’11 per cento dei minori, navigando in Internet, è venuto a contatto con pedofili e solo un bambino su quattro lo ha rivelato ai genitori. “Per questo la Polizia delle Comunicazioni – ha spiegato Domenico Vulpiani, Direttore Servizio Polizia delle Comunicazioni del Ministero dell’Interno - ha adottato un nuovo atteggiamento rispetto a queste nuove problematiche, dando priorità alla prevenzione piuttosto che alla sola repressione”. Come ha detto anche il Comandante della Polizia delle Comunicazioni della Marche, Maurizio Pierlorenzi, parlando dell’azione nella regione del proprio Comando.

    “In una società in cui si sta perdendo la cultura dell’infanzia, investire sui più piccoli rappresenta la vera strada per lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”, ha affermato Mussi Bollini, Capostruttura dei programmi per ragazzi di RAI3. Proprio per questo il Corecom Marche ha sviluppato, assieme alla RAI, il progetto “Produrre Tv in classe” che ha coinvolto 250 ragazzi delle scuole medie delle Marche.

    L’incontro di questa mattina rappresenta un’ideale prima sintesi di un ciclo di lavoro iniziato nell’ottobre scorso, che ha avuto importanti riscontri sul territorio, diventando un esempio tangibile del ruolo formativo che la pubblica amministrazione può e deve svolgere.

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